Vinicius, il Giudice non lo squalifica: omesse immagini, arbitro indotto all'errore
caos razzismoIl brasiliano del Real Madrid ha pubblicato un duro post dopo gli insulti razzisti ricevuti al Mestalla. “Non è un episodio isolato”. Nel frattempo il Valencia comunica che sono stati individuati tre tifosi responsabili degli insulti. A Madrid arrestati gli autori del manichino del giocatore impiccato. Il Giudice sportivo ha deciso di non squalificare Vinicius: arbitro indotto all'errore da omissione di alcune immagini
"Ogni partita fuori casa è una spiacevole sorpresa. E ce ne sono state molte in questa stagione". Inizia così il duro sfogo di Vinicius Junior sui propri social network. Il brasiliano ha postato un video in cui si vedono e si sentono gli insulti razzisti ricevuti in diversi stadi spagnoli. Gli ultimi proprio al Mestalla di Valencia, dove il brasiliano ha minacciato di lasciare il campo prima di essere espulso nel finale per uno scontro con un avversario. Tuttavia in serata è arrivata la decisione del Giudice sportivo della Liga che ha deciso di non squalificare Vinicius dopo l'espulsione ricevuta a Valencia. La delibera del Giudice dice: "Questa commissione ritiene che la valutazione dell'arbitro sia stata determinata dall'omissione dell'intera sequenza dei fatti, che ha viziato la decisione. Infatti, il fatto che una parte determinante dei fatti sia stata omessa ha portato l'arbitro ad adottare una decisione inadeguata, e ciò perché gli era impossibile valutare quanto accaduto". Il riferimento è alla mancata segnalazione da parte dell'addetto al Var Nacho Iglesias Villanueva del precedente 'fallo' di Hugo Duro ai danni di Vinicius. All'arbitro sono state mostrate solo le immagini relative al gesto dell'attaccante brasiliano che hanno indotto l'arbitro a espellerlo. Dunque, grazie a questa decisione, Vinicius potrà essere regolarmente in campo nella partita di domani in programma tra Real Madrid e Rayo Vallecano al Bernabeu.
"Non funziona più incolpare me per giustificare atti criminali"
Nel post pubblcato lunedì 22 maggio, Vinicius aggiunge "Mi hanno augurato la morte, esposto una bambola impiccata, tante urla criminali... Tutto registrato. Ma il discorso cade sempre su "casi isolati", "si tratta di un tifoso". No, non sono casi isolati. Sono episodi continui in diverse città della Spagna (e anche in un programma televisivo). Le prove sono lì nel video. Ora mi chiedo: quanti di questi razzisti hanno avuto il loro nomi o le loro foto pubblicate su siti web? Rispondo per semplificare: zero. Nessuno, neppure per raccontare una storia triste o per fare quelle finte scuse pubbliche". Poi conclude: "Cosa manca per criminalizzare queste persone? E punire i club in modo sportivo? Perché gli sponsor non fanno pagare la Liga? Le televisioni non si preoccupano di trasmettere questa barbarie ogni fine settimana? Il problema è molto serio e i comunicati non funzionano più. Nemmeno incolpare me per giustificare atti criminali. Non è calcio, è disumano".
Valencia: "Falso che tutto lo stadio abbia insultato Vinicius"
Il club spagnolo ha pubblicato una nota ufficiale: "Confermiamo che la polizia ha identificato tre tifosi che hanno insultato Vinicius Jr durante l'ultimo weekend contro il Real Madrid. Il Valencia collabora con le autorità nelle indagini per fermare il razzismo al Mestalla. Il club ribadisce la sua più dura condanna contro il razzismo e la violenza in tutte le sue forme e sta agendo con forza contro tutte le persone identificate per bandirle a vita dallo stadio. Il club non accetta attacchi razzisti, il razzismo non ha posto nel nostro club. Abbiamo dimostrato con azioni concrete nel passato di essere un club rispettabile. Abbiamo dato l'esempio stabilendo protocolli contro il razzismo e bandendo a vita un tifoso per un gesto fascista nel 2019. Il match contro il Real è stato trasmesso in diretta ed è totalmente falso che l'intero stadio stesse urlando insulti razzisti".
Ancelotti: "Gli arbitri dovrebbero fermare le partite"
A Vinicius sta arrivando la solidarietà di tanti colleghi e campioni di altre discipline, da Mbappé e Lukaku fino a Dybala e Neymar, passando per Hamilton e Ronaldo. Anche Carlo Ancelotti, allenatore del Real, si è subito schierato al fianco del suo giocatore. Durante la sfida al Valencia ha provato a consolarlo, mentre nelle interviste è stato molto severo, accusando la Liga di "avere un problema con il razzismo" e rifiutandosi di rispondere a domande sulla partita. Oggi, martedì 23 maggio è tornato sull'argomento: "La Spagna non è razzista, ma c'è razzismo. A Valencia non ha urlato tutto lo stadio, e mi scuso per averlo detto, ma c'è stato un gruppo di persone, non due o tre, come già a Maiorca e a Valladolid". Il tecnico sposa la linea di Xavi: "Ha ragione quando dice che allo stadio è permesso di tutto, troppi insulti, ci dicono di tutto, è uno sport e non una guerra". Una soluzione potrebbe essere la sospensione delle partite: "Io ho pensato di ritirare la squadra a Valencia, ma Vini si sentiva di continuare. Non sono però io a dover prendere un decisione del genere ma l'arbitro. Questo è il momento giusto per prendere decisioni drastiche, le offese a Valencia sono partite già quando siamo arrivati col bus".
A Rio spento il Cristo Redentore
Intanto a Rio de Janeiro dalle 18 alle 19 è stato spento in Cristo Redentore come segno di vicinanza a Vinicius nella sua lotta al razzismo. Un gesto che è stato molto apprezzato dallo stesso brasiliano che ha così commentato sui social: "Nero e imponente. Così è il Cristo Redentore. Un'azione di solidarietà che mi commuove".
Arrestati in Spagna gli autori del manichino impiccato
Nel frattempo, in Spagna, quattro persone sono state arrestate nell'ambito delle indagini sul ritrovamento a fine gennaio, a Madrid, di un manichino impiccato che indossava la maglia di Vinicius. A riferirlo è stata la polizia. I quattro presunti autori sono accusati di un "crimine d'odio", una categoria criminale che comprende reati razzisti in Spagna. Tre di loro sono "membri attivi di un gruppo ultrà di tifosi di un club di Madrid", ha aggiunto la polizia senza specificare quale. Il manichino con la maglia di Vinicius Junior era stato trovato impiccato il 26 gennaio, giorno in cui il Real Madrid aveva battuto 3-1 l'Atlético Madrid nei quarti di finale della Coppa del Re, sotto uno striscione con la scritta "Madrid odia il Real".
approfondimento
Impiccato manichino di Vinicius prima del derby
Brasile, principio di extraterritorialità per attacchi a Vinicius
Il Brasile minaccia di applicare il principio di extraterritorialità per gli attacchi razzisti in Spagna contro Vinicius. È una possibilità che sta valutando il ministro della Giustizia del Brasile, Flavio Dino. Il Codice Penale del Paese sudamericano prevede infatti che in situazioni eccezionali si possa applicare la legge brasiliana in caso di reati contro i connazionali all’estero. “Il principio di extraterritorialità è nel Codice Penale -scrive il Ministro su Twitter- è un rimedio estremo in caso di reato contro i brasiliani e può essere utile in caso di inerzia delle autorità inizialmente competenti. Può funzionare in risposta a un’aggressione ingiusta contro un nostro connazionale”. Ma sul caso arrivano le rassicurazioni dal Governo spagnolo: "Nel nostro Paese c'è piena sicurezza giuridica -ha precisato Isabel Rodríguez, ministra portavoce dell’Esecutivo spagnolo- Non ci sarà impunità, gli organi di polizia e della giustizia sono sempre al lavoro per contrastare comportamenti razzisti. Il Governo spagnolo condanna il razzismo in tutti gli ambiti e si dichiara apertamente antirazzista.
Non segnalò fallo su Vinicius, rimosso addetto al Var
L’addetto al Var della sfida di domenica tra Valencia e Real è stato sostituito e non sarà al video in occasione di Betis Siviglia-Getafe. Lo ha annunciato la Federazione spagnola in un comunicato. Secondo la stampa, Nacho Iglesias Villanueva è stato sospeso dalla Rfef, che però non ha voluto confermare l'indiscrezione. Designato per due partite nella giornata successiva di campionato, Iglesias Villanueva "non sarà al Var nemmeno in Osasuna-Athletic Bilbao della 36esima giornata", ha spiegato la Federazione spagnola. Iglesias Villanueva era l'addetto al Var durante la partita vinta (1-0) dal Valencia contro il Real. Al termine, venti minuti dopo gli incidenti che hanno interrotto il gioco per diversi minuti intorno al 70' per insulti razzisti, una colluttazione tra Hugo Duro e Vinicius ha costretto l'arbitro di campo (Ricardo de Burgos Bengoetxea) a rivedere l'azione sul video. Ma Nacho Iglesias Villanueva ha mostrato solo il replay del gesto costato all'attaccante brasiliano un cartellino rosso diretto, non trasmettendo le immagini del giocatore del Valencia, Hugo Duro. che in precedenza aveva tenuto a lungo Vinicius per il collo in un gesto simile a uno strangolamento. Da qui il provvedimento nei confronti dell’addetto Var.
Mestalla, curva Mario Kempes chiusa per 5 turni e multa al Valencia
E alla fine è arrivato anche il provvedimento del Giudice Sportivo contro il Valencia. Infatti il club paga il comportamento dei suoi tifosi dal momento che la Curva Sud 'Mario Kempes' resterà chiusa per ben cinque partite. Secondo quanto stabilito dal Giudice sportivo nella comunicazione della chiusura di questa parte dello stadio: "E' stato provato, come riportato dall'arbitro nel suo referto, che si sono uditi epiteti razzisti nei confronti di Vinicius". Considerando la gravità di quanto accaduto, il Valencia dovrà anche pagare una multa di 45mila euro.