Nella città che lunedì 14 ospiterà il debutto degli Azzurri contro il Paraguay vive Nicola Caricola, ex difensore di Juventus e Genoa, che in Sudafrica si è traferito e inventato una nuova professione. GUARDA IL VIDEO
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Città del Capo è la sede designata del debutto ai Mondiali sudafricani dell’Italia di Marcello Lippi, che proprio a Cape Town giocherà lunedì 14 giugno contro il Paraguay. In città tutto è pronto: saranno otto le partite (compresa una semifinale) che si disputeranno al Green Point stadium, e in ogni angolo già si respira calcio, nell’entusiasmo generale del popolo sudafricano. A Cape Town, però, c’è anche una vecchia conoscenza del calcio italiano: si tratta di Nicola Caricola, ex difensore di Bari, Juventus, Genoa e Torino. Caricola, che ha 47 anni, si è infatti trasferito in Sudafrica dove ha preso casa e si è inventato una nuova professione, come ha raccontato a Sky: “Il posto è meraviglioso, venire a vivere qui era il mio sogno e così mi sono posto il problema di cosa fare. Dopo anni di calcio volevo cambiare e, siccome sono un amante del buon caffè e qui facevo fatica a trovarne uno buono, ho scelto di produrre caffè in cialda e sono rimasto. Mi è venuto il mal d’Africa”. E la sua vita, ora, è lì, in quello che dall’11 giugno all’11 luglio sarà il centro del mondo.
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Città del Capo è la sede designata del debutto ai Mondiali sudafricani dell’Italia di Marcello Lippi, che proprio a Cape Town giocherà lunedì 14 giugno contro il Paraguay. In città tutto è pronto: saranno otto le partite (compresa una semifinale) che si disputeranno al Green Point stadium, e in ogni angolo già si respira calcio, nell’entusiasmo generale del popolo sudafricano. A Cape Town, però, c’è anche una vecchia conoscenza del calcio italiano: si tratta di Nicola Caricola, ex difensore di Bari, Juventus, Genoa e Torino. Caricola, che ha 47 anni, si è infatti trasferito in Sudafrica dove ha preso casa e si è inventato una nuova professione, come ha raccontato a Sky: “Il posto è meraviglioso, venire a vivere qui era il mio sogno e così mi sono posto il problema di cosa fare. Dopo anni di calcio volevo cambiare e, siccome sono un amante del buon caffè e qui facevo fatica a trovarne uno buono, ho scelto di produrre caffè in cialda e sono rimasto. Mi è venuto il mal d’Africa”. E la sua vita, ora, è lì, in quello che dall’11 giugno all’11 luglio sarà il centro del mondo.
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