Sudafrica: non temiamo nessuno. Venerdì esordio col Messico

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Il pullman dei Bafana Bafana preparato per il Mondiale: venerdì l'esordio col Messico
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In caso di vittoria finale tutti i membri dello staff tecnico riceverebbero 830mila rand a testa, circa 83mila euro, più un'auto di lusso dal valore di circa 20mila euro. Cifre da capogiro per il calcio sudafricano. GUARDA L'ALBUM MONDIALE

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Imbattuto da dodici partite, il Sudafrica comincia a credere in un sogno. L'entusiasmo cresce ad ogni minuto, gia è possibile vedere ovunque case ed automobili imbandierate con i vessilli della nazione arcobaleno e la frenesia dell'attesa la fa da padrone. 'Ke Nako', siamo pronti, ma anche viva i Bafana Bafana, che un po' per aiuti arbitrali, come i due rigori inventanti contro il Guatemala, un po' per meriti propri avanzano nella considerazione generale.

E se fosse proprio la squadra di casa la grande sorpresa africana di questo Mondiale? Fino a pochi mesi fa sembrava impossibile, al punto che i giornali di qui scrivevano che "per fare bene al Mondiale avremmo bisogno di un Messia". Invece adesso, almeno a livello di risultati, le cose stanno cambiando e tutto il Sudafrica ci crede.

"Un entusiasmo del genere, così grande - ha detto ieri il Presidente della Repubblica, Jacob Zuma - lo si era visto soltanto nel 1990 quando Nelson Mandela venne scarcerato. Questi Mondiali di calcio possono unire la nostra nazione ancor più di quanto successe nel 1995 con la Coppa del Mondo di rugby". Zuma cercherà di portare il suo grande predecessore allo stadio per il match inaugurale a cui si presenterà vestito con la maglia dei Bafana Bafana, come ha fatto Mandela quando ha ricevuti i 'Ragazzi' e Parreira nei locali della sua fondazione.

Le responsabilità quindi aumentano, c'è un'intera nazione in attesa ma Carlos Alberto Parreira, che ne ha viste di tutti i colori e il Mondiale l'ha già vinto da preparatore atletico (1970) e da allenatore (1994) cerca ora un successo almeno a livello morale, come sarebbe un eventuale approdo in semifinale. "Sono fermamente convinto che la mia squadra sia pronta -. ha detto Parreira - e che non debba temere nessuno. Lo ripeto: nessuno. Possiamo cominciare il nostro torneo coltivando un sogno, ovvero conquistare una posizione di riguardo".

Ci crede anche la federazione. Al punto, come scrive l'edizione di oggi del Times sudafricano, di aver deciso di fissare l'eventuale premio per la vittoria finale: in caso di Bafana Bafana campioni del mondo ogni calciatore e tutti i membri dello staff tecnico riceverebbero 830mila rand a testa, circa 83mila euro, più un'auto di lusso dal valore di circa 20mila euro. Cifre da capogiro per il calcio sudafricano, soldi che molti giocatori, che fanno parte di club locali, non hanno mai visto in vita loro. "Dopo le amichevoli che abbiamo giocato - ha detto ancora Parreira - sono certo di aver scelto i 23 uomini giusti, che sanno giocare palla a terra e fare le cose che chiedo, con uno stile un po' brasiliano".

Nella lista definitiva dei convocati c'è l'attaccante Benny McCarthy, idolo di molti calciofili sudafricani. Si è scoperto che Parreira non l'ha escluso soltanto perché è ancora in sovrappeso ma anche, secondo quanto scrive il giornale sudafricano City Press, perché le telecamere di sicurezza installate nel ritiro dei sudafricani avrebbero documentato che McCarthy ed il portiere di riserva Rowen Fernandez sarebbero riusciti a fare entrare nel bunker dei Bafana un paio di vistose amiche, con le quali si sarebbero intrattenuti fino alle 4 del mattino.

Vero o no questo dettaglio a luci rosse, mai smentito da Parreira (che ha tagliato anche Fernandez), tutto ciò non intacca la fiducia di un ct decisamente di ottimo umore. "Il Messico che affronteremo venerdì? - ha sottolineato Parreira -. Lo so che ha battuto l'Italia, ma come detto non dobbiamo temere nessuno. Sappiamo che il pubblico ci segue e si sostiene: qui la gente si è innamorata follemente dei Bafana Bafana e venerdì ci spingerà verso il successo".