Nel gruppo H la squadra di Hitzfield non riesce a segnare all'Honduras e viene eliminata con 4 punti. Occasioni fallite a ripetizione, ma sono i centramericani a rendersi pericolosi in contropiede: decisivo Benaglio con un miracolo. LE FOTO
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SVIZZERA-HONDURAS 0-0
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La sagra del gol sbagliato, delle occasioni perse. La Svizzera deve mangiarsi le mani, a meno che non sia sazia delle reti che si è mangiata nell'ultima partita del gruppo H, quella con l'Honduras, quella che l'avrebbe portata agli ottavi. Sarebbe servito un 2-0, non certo impossibile. Ma paradossalmente è la squadra di Rueda a doversi battere il petto. Il conto delle occasioni clamorose gettate al vento da Suazo è compagni è veramente salato. Lo 0-0 finale scontenta tutti.
Barnetta contro tutti. Il primo tempo vede l'ala svizzera provarci con costanza. Derdiyok ha la prima palla della partita al 17': il colpo di testa a lato dà il via al festival dell'errore sotto porta. Ma è N'kufo il più sprecone: di testa mette fuori un'invito proprio di Derdiyok e poi sempre da due passi non trova la deviazione giusta. L'Honduras si affida alle ripartenze, la più pericolosa delle quali viene fermata da Fernandes con un fallo tattico da giallo.
La ripresa inizia con una botta: quella tra Gritching e Jerry Palacios, che si scontrano violentemente. Per fortuna i due hanno la testa dura e riescono a riprendere il gioco. Intanto il gol del Cile contro la Spagna mette ancora più fretta alla Svizzera. Che però perde lucidità. È l'Honduras a imperversare nella metà campo elvetica con i rapidi ribaltimenti di fronte portati quasi sempre da Alvarez. Suazo però è il lontano parente del bomber ammirato a Cagliari e fallisce un colpo di testa ravvicinato. Poi Benaglio è costretto ad una delle parate più belle e difficili del Mondiale, deviando in corner un tiro ravvicinato di Alvarez. La Svizzera non riesce ad organizzare attacchi pericolosi: l'ultimo passaggio è sempre difettoso. L'Honduras riparte regolarmente e regolarmente fallisce in maniera goffa una serie infinita di occasioni. Lo zero finale è totale: nessun gol, un pareggio inutile, un rammarico enorme. La Svizzera, che aveva giustiziato la Spagna, deve fare mea culpa.
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FANTASCUDETTO MONDIALE
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La sagra del gol sbagliato, delle occasioni perse. La Svizzera deve mangiarsi le mani, a meno che non sia sazia delle reti che si è mangiata nell'ultima partita del gruppo H, quella con l'Honduras, quella che l'avrebbe portata agli ottavi. Sarebbe servito un 2-0, non certo impossibile. Ma paradossalmente è la squadra di Rueda a doversi battere il petto. Il conto delle occasioni clamorose gettate al vento da Suazo è compagni è veramente salato. Lo 0-0 finale scontenta tutti.
Barnetta contro tutti. Il primo tempo vede l'ala svizzera provarci con costanza. Derdiyok ha la prima palla della partita al 17': il colpo di testa a lato dà il via al festival dell'errore sotto porta. Ma è N'kufo il più sprecone: di testa mette fuori un'invito proprio di Derdiyok e poi sempre da due passi non trova la deviazione giusta. L'Honduras si affida alle ripartenze, la più pericolosa delle quali viene fermata da Fernandes con un fallo tattico da giallo.
La ripresa inizia con una botta: quella tra Gritching e Jerry Palacios, che si scontrano violentemente. Per fortuna i due hanno la testa dura e riescono a riprendere il gioco. Intanto il gol del Cile contro la Spagna mette ancora più fretta alla Svizzera. Che però perde lucidità. È l'Honduras a imperversare nella metà campo elvetica con i rapidi ribaltimenti di fronte portati quasi sempre da Alvarez. Suazo però è il lontano parente del bomber ammirato a Cagliari e fallisce un colpo di testa ravvicinato. Poi Benaglio è costretto ad una delle parate più belle e difficili del Mondiale, deviando in corner un tiro ravvicinato di Alvarez. La Svizzera non riesce ad organizzare attacchi pericolosi: l'ultimo passaggio è sempre difettoso. L'Honduras riparte regolarmente e regolarmente fallisce in maniera goffa una serie infinita di occasioni. Lo zero finale è totale: nessun gol, un pareggio inutile, un rammarico enorme. La Svizzera, che aveva giustiziato la Spagna, deve fare mea culpa.
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