A Teheran la Selezione dell'ex ct dell'Italia perde di misura subendo così un brusco stop verso la qualificazione ai Mondiali, ora sempre più lontana. I Dragoni sono fermi a 5 punti in classifica, a ben 7 dal posto che dà accesso ai playoff
Dal sogno (della qualificazione) alla realtà (dell'eliminazione quasi certa): la Cina di Marcello Lippi perde 1-0 a Teheran contro l'Iran e probabilmente anche l'ultimo treno per sperare nella qualificazione ai Mondiali 2018 in Russia. Dopo l'exploit di giovedì scorso, con la storica vittoria sulla Corea del Sud che aveva di nuovo regalato speranze agli 1,3 miliardi di cinesi, nella bolgia dell'Azadi Stadium riempito fino all'inverosimile (100.000 persone), i Dragoni registrano un brusco stop che spegne, di fatto, la chimera qualificazione. Decide un gol di Taremi all'inizio del secondo tempo (46') che, viceversa, spalanca le porte di Russia 2018 alla squadra padrona di casa, sempre più leader del Gruppo A asiatico con 17 punti, davanti alla Corea del Sud (che sempre oggi ha battuto 1-0 la Siria) con 13.
Ora serve un miracolo - A Lippi, diventato ct della nazionale in ottobre dopo aver guidato Evergrande negli ultimi tre anni con cui ha vinto tre Super Lega e la Champions asiatica 2013, resta solo il conforto della matematica che però in questo caso dovrebbe far rima con miracolo: a tre partite dalla fine del girone, i Dragoni sono penultimi nel girone con appena 5 punti e ha davanti anche Siria (ferma a 8) e, soprattutto, Uzbekistan, che ha giocato e vinto contro il fanalino Qatar (4), rafforzando il terzo posto con 12 punti, che dà diritto a disputare il playoff mondiale. E sette punti a tre partite dalla fine, con la Cina che dovrà giocare fuori contro Siria e Qatar e in casa contro gli uzbeki (che, a loro volta, dovranno far visita all'Iran e ricevere la Sud Corea) sono forse davvero troppi anche per un ct campione del mondo.