Italia, Ventura: "Non penso alla Spagna. Goleade? Non se ne fanno"
MondialiIl commissario tecnico azzurro non ammette distrazioni e preferisce ragionare un passo alla volta: "Se non vinciamo questa partita non andiamo a giocare la partita delle partite"
Il c.t. della nazionale Giampiero Ventura ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida per le qualificazioni ai mondiali di Russia 2018 contro il Liechtenstein.
Goleada termine poco corretto
Innanzitutto la goleada, di cui gli azzurri potrebbero beneficiare per ridurre il gap dei gol fatti con la Spagna: “Se c’è l’obbligo di vincere cercando di fare il maggior numero di gol è giusto e doveroso - dice Ventura - ma se si parla di goleade questo è poco corretto, perché a livello internazionale non se ne fanno. Escludendo il periodo di settembre, dove il Liechtenstein prende sempre goleade, ma a maggio o giugno non prende mai più di 2-3 gol. Dovremo essere bravi noi quindi - continua il c.t. - non mi ricordo di goleade nel calcio azzurro attuale. Neanche la Juventus in campionato riesce a farne. E’ un termine un po’ abusato ma poco corretto”.
Pellegrini probabile titolare
Il ct non si è sbilanciato troppo sulla formazione, ma ha lasciato intendere che probabilmente ci sarà spazio per il giovane Pellegrini. "La formazione è la solita. Gioca Buffon e poi altri dieci. Pellegrini titolare? Probabilmente si".
"Non penso alla Spagna. Italia possibile sorpresa ai mondiali"
Prima di giocare a Madrid contro la Spagna però, c'è da pensare alla partita con il Liechtenstein: “Sinceramente non penso alla Spagna, ma a questa partita perché è quella che ci dà la possibilità di salire su quella giostra. Perché se non vinciamo non andiamo a giocare la partita delle partite, come è stata chiamata più volte. Facciamo una cosa alla volta. Non dico che in Spagna vinceremo, ma dico che niente ci è precluso. Se ci qualificheremo ai mondiali, sono convinto che l’Italia potrà essere la sorpresa. E sono convinto che per gli Europei, due anni dopo, potrebbe essere una delle favorite. E’ la crescita che mi autorizza a dire questo”.