Da Klose a Baggio, i 20 marcatori più prolifici ai Mondiali

Mondiali

Claudio Barbieri

Il tedesco è diventato nel 2014 il miglior marcatore nella storia della Coppa del mondo, superando il Fenomeno Ronaldo. In classifica, altri campioni come il Divin Codino, Pelè, Batistuta ed Eusebio, ma anche qualche sorpresa 

Ci sono campioni del mondo, fenomeni (di nome e di fatto), leggende dello sport ma anche nomi insospettabili. Stiamo parlando dei migliori marcatori nella storia dei Mondiali, che non necessariamente coincidono con i più forti giocatori della storia del calcio. Un esempio? Diego Armando Maradona, con 8 reti, è fuori dalla Top 20. Nonostante abbia segnato il gol più bello e quello più discusso (la mano de Dios) dei Mondiali. Oltretutto, nella stessa partita, Argentina-Inghilterra di Messico 1986. 

Miroslav Klose: 16 gol

Quattro partecipazioni, sempre a podio con la ciliegina sulla torta del trionfo in Brasile del 2014. L’ex centravanti della Lazio è stato protagonista nella Coppa del mondo del 2002 (secondo), 2006 (terzo e titolo di capocannoniere con 5 reti), 2010 (terzo) e appunto quella di tre anni fa in Sudamerica, quando la Germania vinse il titolo battendo in finale l’Argentina. In Brasile, Klose è stato protagonista di due gol, contro Ghana e la Seleçao (nel famigerato 1-7 del Maracanà), che gli hanno consentito di prendere la vetta della classifica marcatori dei Mondiali. Una curiosità: nelle 49 gare in cui ha segnato, la Germania non ha mai perso. Miro, unico giocatore ad aver segnato almeno quattro gol in tre diverse edizioni della Coppa del Mondo, ha così distribuito i 16 gol: 5 nel 2002, 5 nel 2006, 4 nel 2010, 2 nel 2014. 

Ronaldo: 15 gol

Chi lo ha visto giocare, sostiene che il vero Ronaldo sia lui, altro che CR7. I più giovani possono andare a cercare i video su YouTube delle magie del Fenomeno per capire che talento fosse il brasiliano. Con la maglia della Seleçao ha partecipato a quattro Mondiali, vincendone due agli antipodi. Nel 1994 era un ragazzino che faceva da portaborse a Romario e Bebeto, nel 2002 trascinò letteralmente i verdoro al trionfo (l’ultimo dei maestri del futbol) con otto reti e la doppietta decisiva nella finale contro la Germania, punta di diamante di un tridente da urlo con Ronaldinho e Rivaldo. Fino al 2014 è stato il miglior marcatore dei Mondiali, con i 15 gol così distribuiti: 4 nel 1998, 8 nel 2002 (edizione in cui si è laureato capocannoniere) e 3 nel 2006. 

Gerd Müller: 14 gol

Uomo da  730 reti in carriera, di cui 68 con la maglia della Germania a fronte di sole 62 presenze e 365 nella Bundesliga, Gerd Müller è stato uno dei primi giocatori a far coniare il termine bomber, tanto da essere il secondo miglior goleador della sua nazionale dopo Miroslav Klose (70 gol in 134 partite). Campione del mondo nel 1974 con i tedeschi, si è preso il lusso di segnare il gol del decisivo 2-1 della finale di Monaco di Baviera contro l’Olanda di Cruijff. Assieme a David Villa, l’ex centravanti del Bayern è l'unico giocatore ad aver vinto la classifica marcatori sia ai Mondiali sia agli Europei. Müller ha preso parte anche alla partita del secolo, Italia-Germania 4-3 di Messico 1970. Nonostante la doppietta e i 10 gol complessivi in quel torneo (in cui si laureò capocannoniere), i tedeschi non andarono oltre il terzo posto, proprio a causa di Rivera e compagni.

Just Fontaine: 13 gol

Il francese di Casablanca è il tuttora il calciatore che ha realizzato più reti in una sola edizione dei Mondiali, avendo segnato 13 gol nel campionato del mondo del 1958 che si svolse in Svezia. Arrivato al torneo dopo aver vinto con lo Stade de Reims il titolo nazionale francese, Fontaine stupì il mondo intero con i suoi gol, ben 13 in 6 partite, che rappresenta ancora oggi il record in una singola edizione dei Mondiali. Contro la Germania Ovest detentrice del titolo, nella finale per il terzo posto, segnò addirittura 4 delle 6 reti del successo francese (che gli valse la medaglia di bronzo). In quel periodo in nazionale segnò in 8 partite consecutive per un totale di 16 reti, che portarono il suo impressionante bottino con ‘les bleus’ a 30 gol in 21 presenze.

Pelè: 12 gol

O’Rei è l'unico calciatore al mondo ad aver vinto tre edizioni del campionato mondiale di calcio, grazie ai successi con la Nazionale brasiliana nel 1958, 1962 e 1970. La FIFA gli riconosce il record di reti realizzate in carriera, 1281 in 1363 partite e una media realizzativa pari a 0.92 gol a partita: impressionante. Nel 1958, ad appena 17 anni, Pelè chiuse il torneo con 6 reti (5 tra semifinale e finale) in 4 gare; due gol tra il 1962 e il 1966 e quattro nel 1970, compresa quella bellissima nella finale contro l’Italia allo stadio Atzeca. Con la maglia del Brasile Pelé ha disputato 92 partite, totalizzando 67 vittorie, 14 pareggi e 11 sconfitte e realizzando 77 gol, che ne fanno il miglior cannoniere della Nazionale verdeoro. 

Sandor Kocsis: 11 gol

Membro di spicco della Aranycsapat, la cosiddetta Squadra d'oro, termine con il quale era stata soprannominata la Nazionale di calcio dell'Ungheria degli Anni Cinquanta allenata da Gusztáv Sebes e composta da altri fenomeni, tra i quali Ferenc Puskás, Gyula Grosics, Nándor Hidegkuti e Zoltán Czibor. Kocsis è il secondo marcatore di tutti i tempi della propria nazionale con 75 reti segnate in 68 partite e si è laureato vice-campione del mondo nel 1954, edizione in cui segnò gli 11 gol che lo pongono al sesto posto della classifica marcatori mondiali all-time.

Jürgen Klinsmann: 11 gol

Alla faccia della ‘Pantegana’, simpatico soprannome rifilatogli ai tempi dell’Inter. L’ex ct degli Stati Uniti, debuttò ai tempi della Germania Ovest nel 1987: con la Nazionale ha disputato 108 partite con 47 reti, che gli consentono di occupare il quarto posto nella classifica dei migliori marcatori tedeschi di tutti i tempi. Durante i Mondiali del 1990 segnò tre reti, che contribuirono al titolo vinto dalla Germania Ovest, e prese parte ad altri due Mondiali con la Nazionale: quello del 1994 (nel quale segnò cinque gol) e del 1998 (tre). Klinsmann fu inoltre il primo giocatore in grado di segnare almeno tre gol in altrettante edizioni consecutive dei Mondiali, record eguagliato poi dal brasiliano Ronaldo.

Helmut Rahn: 10 gol

L’attaccante ex Colonia vinse il Mondiale del 1954 con la Germania da protagonista. In quell'edizione della Coppa del mondo segnò 4 reti in totale e nella finale contro l'Ungheria fu decisivo con una doppietta. Sotto per 2-0 dopo otto minuti, Rahn realizzò il pareggio tedesco al 18' e negli ultimi minuti segnò anche il gol del definitivo 3-2 sugli ungheresi. La storia di questo trionfo venne raccontata anche nel film Il miracolo di Berna, in cui Rahn è, ovviamente, grande protagonista. Ai Mondiali del 1958, l’attaccante segnò altre 6 reti, con la Germania eliminata in semifinale: divenne così il primo giocatore a segnare 4 gol in due campionati del mondo diversi.

Teófilo Cubillas: 10 gol

Considerato senza dubbio il migliore calciatore della storia del Perù, Cubillas ha partecipato a tre edizioni dei Mondiali: nel 1970, nel 1978 e nel 1982, realizzando complessivamente 10 reti in 13 presenze. Piccola particolarità rispetto a chi lo precede nella classifica dei marcatori mondiali: Teofilo era un centrocampista, anche se con il vizio del gol, come dimostrano i 338 segnati in 614 partite ufficiali. Nel campionato del mondo 1970, raggiunge i quarti di finale mettendo a segno 5 reti, (una contro la Bulgaria due contro il Marocco, una contro la Germania e una contro il Brasile), bissando il bottino anche in Argentina nel 1978, dove il Perù venne eliminato nella seconda fase. Cubillas detiene il record, assieme ai tedeschi Klose e Thomas Müller, di aver segnato almeno 5 gol in due fasi finali dei mondiali differenti, cosa mai riuscita a nessun altro. Sicuramente a nessun altro centrocampista…

Gary Lineker: 10 gol

Adesso lo conosciamo come uno dei più competenti e originali commentatori di calcio per la tv britannica. In passato, però, Gary Lineker è stato un bomber di razza. Con 48 reti realizzate in 80 presenze è il terzo miglior marcatore di sempre della propria Nazionale dietro a Wayne Rooney e Bobby Charlton. Al Mondiale del 1986, svoltosi in Messico, Lineker si laureò capocannoniere del torneo con 6 gol. Grazie alle 4 marcature di Italia ’90, quando la Nazionale di Sua Maestà si classificò al quarto posto, l’ex attaccante del Tottenham è il miglior marcatore di sempre della propria squadra nella Coppa del Mondo con 10 reti.

Grzegorz Lato: 10 gol

Membro fondamentale della golden generation polacca degli anni ’70, il centravanti ex Stal Mielec fu capocannoniere ai Mondiali del 1974 in cui segnò 7 reti. Non solo, nella finale per il terzo posto contro il Brasile contribuì alla vittoria dei polacchi, segnando un gol con un preciso diagonale dopo un'incredibile corsa di 50 metri. Lato prese parte anche alle spedizioni Mondiali del 1978 (2 gol contro Tunisia e ancora Brasile) e del 1982 (in rete contro il Perù), in cui la Polonia di Boniek arrivò terza. Con 45 reti in 100 partite, è il secondo miglior marcatore della sua Nazionale dietro a Wlodzimierz Lubanski.

Gabriel Batistuta: 10 gol

A Firenze basta nominarlo per far tremare lo stadio. A quasi 20 anni di distanza, il Re Leone è ancora l’indiscusso idolo della Fiesola, nonostante la fuga a Roma per vincere il suo unico scudetto della carriera. Batigol è con 54 gol è il secondo miglior realizzatore nella storia della Nazionale argentina: di questi, 10 sono arrivati nella fase finale del Mondiale. A Usa ‘94, Batistuta condusse la squadra fino agli ottavi di finale con 4 reti, tre delle quali all'esordio contro la Grecia (il match del famoso urlo di Maradona alla telecamera). Nel Mondiale di Francia ’98, Batistuta segna 5 gol durante la manifestazione contro Giappone, Inghilterra e tre nella gara contro la Giamaica, entrando nella storia come primo calciatore a realizzare una tripletta in due Mondiali diversi e raggiungendo Kocsis, Fontaine e Gerd Müller nell'impresa di aver fatto due triplette a un campionato del mondo. Batigol va in doppia cifra nel 2002, segnando la rete della vittoria contro la Nigeria, prima di dire addio all'albiceleste. 

Thomas Müller: 10 gol

Il centravanti del Bayern Monaco è l'unico giocatore in attività fra i 20 migliori marcatori nella storia dei Mondiali. Come tutti i grandi campioni, Müller si esalta nelle grandi manifestazioni: dei suoi 37 gol (in 88 presenze), 10 sono stati realizzati in due edizioni della Coppa del mondo. Al Mondiale 2010 ha segnato 5 gol in 6 partite, vincendo il Golden Boot come miglior marcatore e venendo nominato Best Young Player del torneo dopo aver trascinato la Germania al terzo posto. In Brasile nel 2014 segna altre 5 volte, ottenendo il Silver Boot come secondo miglior marcatore del torneo e alzando la coppa. Müller, classe 1989, ha potenzialmente altri 2-3 Mondiali davanti a sè: il record di Klose è in grave pericolo. 

Roberto Baggio: 9 gol

Quattro istantanee restano del Divin Codino ai Mondiali: il rigore sbagliato in finale a Usa 1994 contro il Brasile, il gol che ha evitato agli azzurri l'eliminazione agli ottavi con la Nigeria a tempo scaduto, il capolavoro con la Cecoslovacchia a Italia '90 e la rete sfiorata con la Francia nel 1998, quella uscita 'di tanto così', che avrebbe cambiato le sorti di quel torneo. A livello di numeri, parliamo di un giocatore da 56 presenze in Nazionale e 27 reti, un terzo delle quali segnate nelle fase finali di un Mondiale: 2 nel 1990, 5 nel 1994 e 2 nel 1998. Baggio è l'unico azzurro ad aver segnato in tre diverse edizioni della Coppa del mondo: non è certo un caso... 

Christian Vieri: 9 gol

Bobo ha fatto anche meglio del maestro con il Codino, riuscendo a segnare lo stesso numero di reti, ma in soli due Mondiali. A Francia 1998, Vieri è un toro scatenato: segna quattro gol nel girone, trascinando l'Italia alla qualificazione alla fase successiva: Cile, Camerun (doppietta) e Austria sono le sue vittime. Niente male, contando che il 25enne era all'esordio in Coppa del mondo. Bobo va a segno anche agli ottavi contro la Norvegia, prima del ko ai rigori con la Francia. In Corea, nel 2002, sbatte come tutti contro il muro Byron Moreno. Prima della gara scandalo (in cui Vieri va a segno per la rete del momentaneo vantaggio azzurro), Bobo aveva marchiato Ecuador (doppietta) e Croazia. Chissà se Lippi l'avesse portato a Germania 2006...

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Uwe Seeler: 9 gol

L'ex bandiera dell'Amburgo (404 reti in 476 presenze) è l'uomo dei record. Basti pensare che il centravanti, che ha partecipato a quattro campionati del mondo, dal 1958 al 1970, è stato il primo giocatore a disputare 20 partite ai mondiali (21 in tutto) e il primo a segnare in quattro edizioni della Coppa del mondo, battendo sul tempo addirittura il mitico Pelé. Non solo: Seeler, 43 gol in 72 partite con la Germania, è stato anche il più giovane giocatore ad aver debuttato con la nazionale maggiore tedesca, un primato che è tuttora imbattuto. 

Eusebio: 9 gol

Uno dei migliori giocatori di sempre, penalizzato da una nazionale poco competitiva, trascinata letteralmente a uno storico terzo posto ai Mondiali del 1966 in Inghilterra. Eusebio segna 9 gol in quella Coppa del mondo, nella sua unica partecipazione. Straordinaria la prova ai quarti di finale contro la Corea del Nord (quella che aveva mandato a casa l'Italia di Fabbri, con tanto di lancio di pomodori al rientro in patria), in cui mise a segno uno storico poker. 41 reti in 64 presenze totali, un Mondiale giocato e 9 gol (con scontato titolo di capocannoniere): non a caso è considerato fra i primi 10 giocatori di sempre della storia del calcio. 

Paolo Rossi: 9 gol

Se non fosse stato per quel genio di Bearzot, non sarebbe mai esistito il mito di Pablito. Il ct lo porta giovanissimo ai Mondiali del 1978, dove Rossi segna tre gol a Francia, Ungheria e Austria, contribuendo all'ottimo quarto posto finale degli azzurri. Reduce da una squalifica per aver truccato una partita, 'il vecio' ripone la propria fiducia nel suo figliolo prediletto, lasciando a casa bomber Pruzzo in vista di Spagna 1982. Il resto è storia: dopo essere rimasto a secco nella prima fase, Pablito segna una tripletta al Brasile stellare di Falcao, Junior e Socrates, due gol alla Polonia in semifinale e mette la firma sul 3-1 contro la Germania Ovest che regala la Coppa del mondo all'Italia, nel tripudio del Bernabeu. Paolo Rossi è, insieme a Ronaldo, l'unico giocatore ad aver vinto nello stesso anno Mondiale, il titolo di capocannoniere e il Pallone d'oro. 

Karl-Heinz Rummenigge: 9 gol

Ennesimo panzer tedesco presente in questa classifica, l'ex interista non ha mai avuto un rapporto troppo fortunato con il Mondiale, partecipandovi in tre occasioni (1978, 1982 e 1986) e finendo due volte secondo. Dopo aver debuttato in Argentina con due gol, Rumenigge fu protagonista della cavalcata tedesca con 5 reti (secondo in classifica marcatori solo a Paolo Rossi) a Spagna 1982, almeno sino alla finale, quando fu annullato dal 18enne Beppe Bergomi. L'inutile rete nella finalissima di Messico 1986 con l'Argentina, fu il 45^ e ultimo sigillo con la maglia della Nazionale per Kalle. 

David Villa: 9 gol

El Guaje è il miglior marcatore di sempre della Nazionale spagnola con 59 reti. Di queste, 9 sono state segnate in tre edizioni dei Mondiali: 2006 (tre gol, di cui due contro l'Ucraina e uno nel quarto perso contro la Francia), 2010 (cinque, che gli valsero il titolo di vice-capocannoniere del torneo) e 2014 (uno nei 57' in campo con l'Australia, unica presenza in Brasile). Nella cavalcata delle Furie Rosse in Sudafrica, Villa mise a segno due gol decisivi, agli ottavi contro il Portogallo e ai quarti contro il Paraguay. 

Jairzinho, Vavà, Ademir: 9 gol

Un trio d'assi per il Brasile. Jairzinho fu protagonista ai Mondiali del 1970, dove fu miglior marcatore della propria squadra con 7 reti in 6 partite. Segnò una doppietta alla prima partita e andò in gol in tutti gli altri incontri del torneo (record che condivide con l'uruguayano Alcides Ghiggia), marcando anche la terza rete nella finale vinta per 4-1 sull'Italia. Fu in Messico che si guadagnò il soprannome di Furação da Copa. Vavà, insieme a Didì e Pelè, formò uno dei tridenti più famosi nella storia del calcio: campione del mondo nel 1958 e nel 1962, è uno dei pochissimi giocatori ad aver segnato in due diverse finali Mondiali (tre gol complessivamente). Ademir fu il miglior marcatore dei Mondiali del 1950 con 8 reti, ma in pochi si ricordano di lui, visto che quell'edizione è famosa soprattutto per il Maracanazo, ovvero la sconfitta della Seleçao contro l'Uruguay in quella che è diventata la finale più drammatica nella storia del calcio.