Dopo l'opaca prestazione contro la Macedonia, gli Azzurri hanno avuto un confronto con l'allenatore Ventura in vista dell'ultimo match con l'Albania e poi per il payoff. I temi toccati riassumibili in tre punti: 1- positività di pensiero; 2- maggior coinvolgimento dei senatori; 3- gruppo più unito che mai
L’Italia è qualificata ai play-off mondiali di novembre, grazie alla vittoria del Belgio contro la Bosnia. E ci arriverà con un patto mondiale, appena sottoscritto a Torino da squadra e allenatore che, dopo una partita anonima contro la Macedonia, sono diventati protagonisti nelle ore successive. Frenetiche, convulse, positive. Nello spogliatoio dello stadio Grande Torino, a pareggio ancora caldo e fischi ancora freschi, Ventura ha prima fatto un discorso a tutti i giocatori, poi è rimasto solo con i senatori. Il futuro è stato disegnato attraverso tre punti.
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Primo: adesso ci vuole positività di pensiero. Secondo: i Grandi Vecchi della Nazionale devono essere responsabilizzati ancora di più. Terzo: il gruppo deve diventare più unito che mai. La terza consultazione, chiamiamola così, è avvenuta poco più di dodici ore dopo, nel pomeriggio di sabato, nell’hotel che ospita il ritiro: la squadra si è riunita senza staff tecnico, è stato un confronto schietto, pensando al Mondiale di Russia. Un sabato relativamente tranquillo, a parte qualche fischio all’uscita dell’hotel prima di andare ad allenarsi al Filadelfia, dove invece le tribune sono state riempite solo da bambini felici di essere lì. E felici di essere bambini. Con loro, Cairo, felice di essere Cairo, che ha parlato a lungo con il suo ex allenatore Ventura, felice di essere Ventura?, nel frattempo lasciato un po’ solo dai dirigenti federali.
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Al patto mondiale hanno aderito anche Marchisio, che allo stadio Grande Torino si era presentato nello spogliatoio con i figli, e Belotti, che invece ha fatto visita alla squadra in ritiro. Non camminava, aveva le stampelle. Dentro, una gran voglia di correre. Prossima tappa senza di lui: Scutari, per Albania-Italia, ultima sfida di qualificazione. Il campo è in pessime condizioni. L’Italia anche. Entrambi possono migliorare.