
Mondiali 2018 Russia, la moglie vieta il viaggio a Javier: gli amici lo rimpiazzano con un cartonato
Un viaggio pianificato da quattro anni, poi all'ultimo Javier molla: "Mia moglie non me lo ha permesso". Così l'idea degli amici messicani è geniale: portarlo comunque con loro, sotto forma di cartonato in scala uno a uno. In breve tempo il suo alter ego è diventato una star in Russia

"Mi vieja no me dejò” - scritto sulla maglia e portato a spasso per il Mondiale in Russia dai quattro amici sotto forma di cartonato in scala uno a uno. Inizia tutto nel 2014, con un viaggio pianificato da molto tempo a cui poi Javier ha dovuto rinunciare... per colpa della moglie! (foto Facebook “Ingue Su Matrushka”)

L'idea nasce proprio seguendo gli ultimi Mondiali brasiliani: “Andremo in Russia con un vecchio autobus”. Una “pazzia” per seguire la propria nazionale messicana e regalarsi un'esperienza unica. Tutto è ormai pronto, devono solo partite, ma all'ultimo Javier molla: "Scusate, mia moglie ha detto che non posso venire" (foto Facebook “Ingue Su Matrushka”)

La storia di Javier e dei quattro amici messicani è allora diventata virale su internet. La pagina Facebook “Ingue Su Matrushka” raccoglie tutte le loro foto, fin da molto tempo indietro quando il gruppo decise di acquistare un vecchio autobus fatiscente per poi trasformarlo in una festa di colori messicani (foto Facebook “Ingue Su Matrushka”)

Prenotata una nave dal Messico alla Spagna era tutto pronto per la traversata continentale fino alla Russia, non fosse che Javier "non è potuto partire". Idea immediata: portiamolo con noi, in scala uno a uno. Eccolo in questa foto suscitare l'empatia e la simpatia di tutti i tifosi presenti in Russia (foto Facebook “Ingue Su Matrushka”)

Non si trattava ovviamente "solo" del Mondiale di calcio, per Javier sarebbe anche stato un viaggio con gli amici. Serate, qualche bevuta, musei, camminate per le città, pranzi e cene, souvenir e una grande esperienza... che lui sembra quasi aver vissuto comunque. Qui "decide" di bere qualcosa al bar (foto Facebook “Ingue Su Matrushka”)