Nel primo degli ottavi del Mondiale Under 20 decide un gol di Pinamonti, in cucchiaio su rigore al 38'. L'Italia controlla la partita per settanta minuti ma non la chiude, complici due errori clamorosi sotto porta di Scamacca prima e dello stesso Pinamonti poi. Finale sofferto per gli Azzurri, ma Plizzari chiude porta e discorso qualificazione. Ora, nei quarti, una tra Argentina e Mali
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ITALIA-POLONIA U20 1-0
38' rig. Pinamonti
ITALIA (3-5-2): Plizzari; Gabbia, Del Prato, Ranieri; Bellanova, Frattesi, Esposito (89' Alberico), Pellegrini, Tripaldelli; Scamacca (69' Capone), Pinamonti. Ct Nicolato
POLONIA (4-2-3-1): Majecki; Szota (83' Benedyczak), Walukiewicz, Sobocinski, Stanilewicz (77' Puchacz); Makowski (59' Kopacz), Slisz; Bednarczyk, Zylla, Skoras; Steczyk. Ct Magiera
Ammoniti: Stanilewicz (P), Esposito (I), Tripaldelli (I), Alberico (I)
Settanta minuti in controllo della partita, poi la sofferenza. Ma il sogno Mondiale continua. L'Italia di Nicolato batte i padroni di casa della Polonia grazie ai suoi punti fermi, testa e coda dell'XI titolare: Plizzari para, capitan Pinamonti fa gol. E ora la sfida sarà contro una tra Argentina e Mali, con l'appuntamento in programma il prossimo venerdì, 7 giugno, con ben due giorni di riposo in più rispetto alla sfidante, che si deciderà martedì 4.
Gli Azzurri sono così tra le migliori otto al mondo, grazie al cucchiaio di Pinamonti al 38' che decide una partita largamente controllata dagli uomini di Nicolato (16 tiri a 12 e 54% di possesso palla i dati finali), a cui manca solo il raddoppio per chiudere il match e non soffrire nel finale. La prima chance della partita è per i polacchi (al 10' con Zylla), ma poi si vede solo l'Italia: Pinamonti sfiora il palo alla mezz'ora poco prima di segnare, mentre Scamacca si divora il raddoppio tutto solo contro il portiere al 44' dopo una bellissima finta a saltare il diretto marcatore.
Nella ripresa la musica non cambia, anche se i polacchi si fanno vedere più spesso con Zylla, Skoras e Steczyk, tutti prontamente fermati da Plizzari in uscita o in tuffo. Pinamonti si divora il raddoppio in contropiede (provando un altro cucchiaio) e l'apnea finale è giustificata dai palloni alti per lo "spilungone" di un metro e novanta Benedyczak, che ci prova di testa all'88 ma non trova la via della porta.