Qatar 2022, Polonia rifiuta di giocare playoff contro la Russia dopo invasione Ucraina

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Il presidente della federazione polacca Kulesza ha annunciato la volontà di non voler giocare la sfida delle qualificzioni mondiali contro la Russia in programma il prossimo 24 marzo a Mosca. Anche Lewandowski, Glik e Szczesny hanno fatto sapere di essere d'accordo con questa decisione

GUERRA IN UCRAINA, LE NEWS IN DIRETTA

La Polonia rifiuta di giocare la partita di playoff con la Russia per le qualificazioni ai
Mondiali di calcio in Qatar.
Lo annuncia la federazione polacca alla luce dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe. La partita è in programma il prossimo 24 marzo a Mosca. "Basta chiacchiere, è ora di agire", ha scritto il presidente della federazione polacco Cezary Kulesza su Twitter aggiungendo che "questa è l'unica decisione corretta" e che sta lavorando con le federazioni svedese e ceca (impegnate nell'altra semifinale) per presentare una posizione comune alla FIFA. 

Lewandowski: "Giusto non giocare contro la Russia"

"E' la giusta decisione! Non posso immaginare di giocare una partita contro la Russia in una situazione in cui continua l'aggressione militare all'Ucraina. I giocatori e i tifosi russi non sono responsabili di questo, ma non possiamo pretendere che non stia succedendo nulla". Questa la posizione di Robert Lewandowski su Twitter dopo la decisione della federazione polacca

Szczesny: "Putin ha dichiarato guerra a tutti i valori che Europa rappresenta"

Dura presa di posizione del portiere della Polonia e della Juve Wojciech Szczesny: "Mia moglie è nata in Ucraina, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina, molti dei miei collaboratori sono ucraini e sono tutte persone fantastiche. Vedere la sofferenza sui loro volti e la paura per il loro paese mi fa capire che non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente. Nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l'Ucraina ha dichiarato guerra non solo all'Ucraina ma anche a tutti i valori che l'Europa rappresenta. Libertà, Indipendenza ma soprattutto Pace. Il 26 marzo avremmo dovuto giocare contro la Russia in una partita di spareggio per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar. E anche se il mio cuore si spezza mentre scrivo, la mia coscienza non mi permette di giocare. Rappresentare il proprio paese è il più grande onore nella carriera di un calciatore, ma è pur sempre una scelta. Mi rifiuto di giocare contro giocatori che scelgono di rappresentare i valori e i principi della Russia! Mi rifiuto di stare in campo, indossando i colori del mio paese e ascoltando l'inno nazionale della Russia! Mi rifiuto di prendere parte ad uno sport anche che legittima le azioni del governo russo. So che il mio impatto potrebbe essere solo simbolico, ma invito FIFA e UEFA ad agire e ritenere la federazione russa responsabile delle loro azioni".

Glik: "Decisione non facile, ma giusta"

Anche Kamil Glik, difensore della nazionale polacca e del Benevento, ha espresso su Twitter la sua contrarietà alla disputa della sfida contro la Russia: "Abbiamo deciso di non giocare contro i russi, dopo l'invasione dell'Ucraina. Non è una scelta facile, ma nella vita ci sono cose più importanti del calcio. Le nostre preghiere sono rivolte alla nazione ucraina e al nostro compagno Kedziora, che si trova ancora a Kiev con la sua famiglia".