Germania, Süle cercato dalla Turchia: "Li aveva ingannati il mio cognome"

Nations League

Divertente aneddoto raccontato dal difensore del Bayern Monaco e della Germania, episodio che risale ai tempi dell'U-16 tedesca. "Mi chiamò un rappresentante della Federazione parlandomi in turco e chiedendomi se avessi origini turche, ma io non lo capivo". Tutta colpa della 'Ü' nel suo cognome utilizzata pure in Turchia, dettaglio che ad Istanbul poteva bastare per arruolarlo in Nazionale

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Roba da "Lost in Translation", incomprensione che ha trovato spazio pure nel calcio. Per informazioni chiedere a Niklas Süle, gigantesco difensore del Bayern Monaco e della Nazionale tedesca. Acquistato per 20 milioni di euro dall’Hoffenheim nel 2017, lui che ha appena festeggiato il primo gol con la Mannschaft (3-0 alla Russia in amichevole), Süle è originario di Francoforte e non ha nessuna origine straniera. Un dettaglio evidentemente sfuggito qualche anno fa, d’altronde l’episodio da lui stesso raccontato ha decisamente del curioso. Come rilasciato al Welt am Sonntag, il buon Niklas ha spiegato che sulle sue tracce c’era addirittura la Turchia attratta dalle qualità e da un cognome decisamente familiare. Già, perché la 'Ü' non è d’attualità solo tra i confini della Germania ma anche in Ungheria, Estonia, Azerbaigian e pure in Turchia.

All’epoca Süle militava nell’U-16 tedesca e ricevette una telefonata: "Un rappresentante di lingua tedesca della Federazione iniziò a parlarmi in turco, tuttavia io gli dissi che sfortunatamente il turco non lo capivo. Poi mi chiese se avessi radici turche. Se gli avessi risposto di no, il problema si sarebbe risolto immediatamente. È stato divertente". Insomma, il difensore all’epoca in forza all’Hoffenheim ingannò involontariamente gli emissari della Turchia convinti di poterlo arruolare dalle parti di Istanbul. E invece il "tedeschissimo" Süle ha giustamente proseguito la sua parabola arrivando agli ordini di Löw, Ct fresco di retrocessione nella Lega B della Nations League e chiamato a riportare ai vertici d’Europa la Mannschaft. Ormai in Turchia se ne saranno fatti una ragione.