Italia-Ungheria, Mancini: "Cambieremo ancora. Gnonto bravo come pochi, proteggiamolo"

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Il Ct azzurro: "Cambieremo un po'. Dobbiamo valutare i giocatori che potranno darci una mano nei prossimi mesi. Dobbiamo adattarci alle qualità dei giocatori che abbiamo. Gatti diventerà un ottimo difensore". Poi su Donnarumma: "Valutiamo domani, lui vuole giocare"

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Dopo il pari contro la Germania al Dall'Ara di Bologna, l'Italia tornerà in campo martedì sera al Manuzzi di Cesena per il secondo match del gruppo C di Nations League, contro l'Ungheria. Queste le parole del ct Mancini alla vigilia dell'appuntamento degli Azzurri ai microfoni di Sky Sport

Siamo alla vigilia della seconda gara di Nations League e ora c'è l'Unghieria. C'è sicuramente da capire come continua la ricostruzione. Vuoi vedere tanti giocatori. Questa è sicuramente una grande occasione per cambiare e metterli alla prova. Tu li vedi, poi c'è il campo. Cambierai molto? Dove?

"Cambieremo un po' per il fatto che siamo a fine stagione e abbiamo giocato 48 ore fa, non è facile recuperare così in fretta. Ci vorranno giocatori freschi, ma non penso che li cambieremo tutti. Dobbiamo vedere i giocatori che possono comunque essere in grado di darci una mano nei prossimi mesi".

 

Stiamo assistendo a qualche cambiamento, anche in base alla caratteristiche dei giocatori.  Il doppio play, per esempio, non c'è. Cerchi un uomo davanti la difesa, con le mezzeali che entrano. Abbiamo visto Cristante, può farlo anche Locatelli, oggi hai provato anche Scalvini.

"Noi dobbiamo adattarci anche ai giocatori e alle qualità che hanno. Non abbiamo in campo Jorginho e Verratti che ci potevano garantire un possesso molto alto e quindi guadagnare campo tenendo la palla. Siamo in una situazione un po' diversa e dobbiamo cercare di sviluppare gioco con le qualità dei giocatori che abbiamo in questo momento".

 

Stiamo vedendo un Mancini che ha una visione e che forse si sta divertendo anche al colpo dell'ultima ora. Oggi hai provato Gatti e Zerbin. Non sarebbe strano vederli esordire anche se giocano in Serie B?

"Giocano a calcio anche in Serie B, non fanno un altro sport (ride, ndr). Credo che Gatti diventerà un difensore importante perche ha fisicità e anche piede. È un ragazzo anche intelligente. Lo stesso vale per Zerbin. È molto veloce e nel suo ruolo non ce ne sono tanti. Anche lui credo possa avere un ottimo futuro".

 

Si è parlato di amore per la maglia, poco fa hai detto "Volevo mandare calciatori a riposare ma qualcuno è rimasto". C'è da ricostruire o creare una rete di relazioni nuova?

"I ragazzi sono bravi e ci fa piacere se rimangono. Abbiamo passato insieme quattro anni straordinari. Alcuni li ho mandati a casa perchè erano veramente stanchi e non potevano dare più niente. Avevano bisogno di recuperare, ma poi torneranno a disposizione nei prossimi mesi. Cosisarà anche per Leonardo Bonucci e Andrea Belotti, che staranno ancora un po' e poi andatano a riposarsi".

 

È importante vedere e caricare i giovani. C'è grande orgoglio. Come bisogna gestire questi ragazzi?

"È importante che crescano con tranquillità perche sono ragazzi che possono anche sbagliare. Solo sbagliando si impara e si cresce. Magari fossero tutti in grado di giocare a 18 anni in Nazionale... Hanno bisogno di fare esperienzaerrori e avere la nostra fiducia".

 

Donnarumma gioca?

"Vediamo, perché ha questo problemino al dito, ma lui vuole giocare. Valutiamo domani".

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Barella: "Abbiamo ragazzi forti. Faranno la nostra fortuna"

E oltre al ct Mancini, ai microfoni di Sky ha parlato anche Nicolò Barella, che ha  raccontato le sue ottime impressioni sui giovani calciatori che ha visto allenarsi a Coverciano in questi giorni: "Abbiamo tanti ragazzi forti, che faranno la fortuna del nostro calcio. Ho tantissima fiducia in loro. Sono sicuro che ci rialzeremo: le delusioni ci sono nella vita, ma dobbiamo guardare avanti". Barella, a proposito di giovani, ha poi fatto anche qualche nome: "Frattesi credo possa avere un grandissimo futuro. Poi Esposito è bravissimo, come Cancellieri, Zerbin... Ripeto: ho fiducia in questi ragazzi, facciamoli giocare". 

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