Nazionale, Mancini: "Chiesa è importante che giochi. Golovin? Lo volevo allo Zenit"

Calcio

Presente a Matera per partecipare all'apertura della mostra per i 120 anni della Figc, il ct azzurro ha parlato della situazione della Nazionale, promettendo di riportarla in alto

ITALIA, LE VERITA' DI VENTURA

Il Mondiale in Russia ha preso il via ormai da quasi una settimana, regalando emozioni e spettacolo nel corso delle partite finora disputate. Confronti interessanti a cui anche Roberto Mancini ha assistito davanti alla tv, con l’obiettivo di studiare in particolare Polonia e Portogallo, avversarie dell'Italia nella prossima Uefa Nations Cup. Intervenuto a Matera per partecipare ad alcune iniziative, tra cui l'apertura della mostra per i 120 anni della Figc, il commissario tecnico azzurro ha parlato della Nazionale e del momento difficile che sta vivendo: "Il Mondiale senza Italia è un dispiacere, è chiaro che è molto difficile ma bisogna accettare anche le sconfitte. La prima giornata della Coppa del Mondo è ingiudicabile, tutte le squadre che vogliono vincere attaccano, le altre si difendono lasciano pochi spazi. Così è inevitabile che vengano fuori match meno belli. La più entusiasmante finora è stata quella tra Portogallo e Spagna dove c’erano due squadre molto aperte che giocavano per vincere".

"Diventare ct azzurro è stato un orgoglio"

Mancini poi è tornato a sottolineare la propria felicità per essere stato scelto come nuovo ct dell'Italia: "Arrivare alla panchina della Nazionale è stata una grande soddisfazione perché così si riesce a rappresentare un intero popolo, quello italiano, cosa che ha grande valenza soprattutto in questo momento di grande difficoltà che ha visto l'Italia esclusa dai campionati mondiali. Sono orgoglioso di essere il ct della Nazionale, è una cosa straordinaria per me rappresentare la Nazione che ha una Federazione con ben 120 anni di storia. L'Italia ha una storia incredibile alle sue spalle e, nonostante questa delusione della mancata partecipazione ai mondiali, sono convinto possa tornare a fare grandi cose".

"Golovin lo volevo allo Zenit"

Protagonista con la Russia in questa prima parte di Mondiale, Mancini ha parlato anche di Golovin: "E’ un giocatore di qualità, è molto bravo e lo volevo portare allo Zenit l’anno scorso ma era del Cska e quindi era abbastanza difficile. Ha qualità tecniche, è giovane ed è davvero interessante. Per quanto riguarda Chiesa, è importante che giochi. Le scelte sono molto personali, per me è importante però che i giocatori che sono nel giro della Nazionale trovino spazio nei propri club".