Italia, nella testa di Mancini: continuare o tornare in un club? I nomi in caso di addio

Nazionale

Marco Nosotti

Ore di riflessione per Roberto Mancini. La mancata qualificazione al Mondiale rende incerto il suo futuro alla guida della Nazionale nonostante un contratto già firmato fino al 2026 e la fiducia che davanti alle telecamere gli ha confermato il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina

Questa è la delusione più grande della mia carriera… devo riflettere". A poche ore di distanza dalla seconda eliminazione consecutiva da un mondiale, queste parole quasi accompagnano il Ct Mancini nell’allenamento in  preparazione della più inutile della partite, quella del 29 in Turchia che si gioca solo per i ricavi dei diritti tv e per il punteggio nel rankingSono parole che indirizzano emozioni e suggeriscono scelte future. Mancini è a un bivio restare o dimettersi… "Intanto venite qui e lavoriamo, presto saprete, ora ritroviamo un po' di serenità". Possibile che tutto sia stato vano? Che gli ultimi 4 anni si siano sbriciolati con quel gol di Trajkovski? No… Certo gli errori, il peccato di gratitudine (nel calcio spesso cattiva consigliera), quel cammino sgangherato dopo l’europeo vinto, solo 2 vittorie in 8 gare e l’incapacità cronica di trasformare in rete idee ed opportunità, non possono cancellare la speranza che il gioco del Mancio aveva suscitato

In caso di addio di Mancini ipotesi Cannavaro-Lippi

Il gioco offensivo, divertente, quella riaggressione alta, i gol fatti, 102, il record di imbattibilità, 37 gare, uniti al talento cercato e messo in campo anche se giovane, anche se inesperto. Da quel talento varrebbe la pena ripartire? Senza scimmiottare spagnoli, inglese, tedeschi ma aggiungendo ed rielaborando idee come è stato fatto? Oppure cedere alle lusinghe di una nuova quotidianità segnata dai tempi del lavoro in un club? Il presidente Gravina a Palermo si è affettato a dire "Roberto ha un impegno con noi", un contratto fino al 2026 ed un progetto più ampio. Insomma gli rinnova fiducia . La Figc  tende così a separare il risultato della nazionale maggiore dagli annunciati programmi di riforma dell’intero movimento. Difende insomma il proprio orticello con un nuova compattezza creando imbarazzo nel Ct che stando al breve discorso di oggi secondo i suoi ragazzi, potrebbe rivedere l’idea di lasciare. Se cosi fosse il piano B sarebbe pronto: valutati a suo tempo nomi come Ranieri, Sarri e pure Pioli, oggi l’idea che raccoglie più adesioni è quella di affidarsi a Marcello Lippi come direttore tecnico e a Fabio Cannavaro come nuovo Ct.