Scommesse, Spalletti prima di Italia-Malta: "Calciatori stiano attenti agli sciacalli"

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Le parole del ct a Radio Rai: "I giocatori sono personaggi famosi e devono sapere che ci può essere chi li osserva per trarne pubblicità. Se non si riesce a resistere alletentazioni, bisogna usare l'intelligenza e sfogarsi in qualcosa che non disturbi la propria professione"

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A poche ore da Italia-Malta, il ct della Nazionale Luciano Spalletti è tornato sul caso scommesse che ha condizionato non poco la settimana di lavoro, con la visita dei due giorni fa della Digos per interrogare Tonali e Zaniolo e la successiva rinuncia ai due giocatori per le due gare di qualificazione a Euro 2024: "I calciatori devono capire che sono personaggi famosi e che ci sono altri che diventano famosi andando a spiare e a sciacallare su di loro per avere pubblicità", ha dichiarato a Raisport. “Servono conoscenze di quello che sei e in che contesto vivi. Perché se non ce la fai a a resistere a queste tentazioni, perlomeno devi usare l'intelligenza e sfogare queste necessità personali in qualcosa che non disturbi la tua professione e la tua possibilità di vivere una vita importante". 

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"Berardi leader"

Il ct ha poi elogiato Domenico Berardi: “E’ il leader di questa Nazionale. Per quello che ha fatto vedere nel suo club, ha già dimostrato di essere un calciatore top. Poi è a quel livello che si completa il percorso. Quando sei al top e riesci a fare le stesse cose che fai nel Sassuolo, perché la sensazione di chiunque è di un calciatore fortissimo, dai colpi infiniti. Ha in canna quello del ko: se fosse un pugile sarebbe un peso massimo".

"Seguo Soulé e Colpani"

Nell’intervista a Raisport Spalletti ha anche manifestato la volontà di convocare prossimamente in azzurro due delel rivelazioni dell’attuale campionato: l’italo argentino Matias Soulé (in prestito al Frosinone ma di proprietà della Juventus), seguito con attenzione anche dall’Albiceleste e di Andrea Colpani del Monza. “Sono due nomi nel nostro mirino - ha ammesso -. Con uno ho parlato e con l’altro no, ma sono tutti e due molto seguiti, perché stanno facendo benissimo. Bisogna sempre creare opportunità per quelli che spingono da sotto, per i giovani. Poi è chiaro che fino a quando non arriva questa spinta bella forte e carica di presupposti, bisogna affidarsi all’esperienza e alla sicurezza del calciatore un po’ più maturo”.