Da tempo in Nazionale non c'erano tanti centravanti

Di buono c’è che ci si può già concentrare sui play off. La Norvegia è irraggiungibile, nel gruppo degli Azzurri, anche vincendo e goleando nelle ultime tre partite, per via del ritardo eccessivo nella differenza reti. E allo stesso modo è difficilissimo che l’Italia perda il secondo posto a vantaggio di Israele, con cui si potrebbe addirittura perdere . Quindi testa ai play off. Ma con quale spirito, dopo le gaffe perpetrate alla vigilia dei due precedenti Mondiali? Ecco, Gattuso ha rimesso insieme i pezzi di una consapevolezza andata in frantumi. Con lui, per ora, tre vittorie su tre con 13 gol segnati. E’ nata una Nazionale offensiva, con attaccanti capaci di fare gol. Con Ringhio, le punte hanno segnato 10 reti su 13: 4 Kean , 3 Retegui, 2 Raspadori e 1 Pio Esposito. Anche il più giovane, subito in gol alla seconda presenza, da subentrato contro l’Estonia, a 20 anni e 105 giorni: a dimostrazione che all’improvviso di centravanti ne abbiamo addirittura in avanzo. Quando si fa gol, ci si sente forti. Bisogna concentrarsi per non prenderne, ma si ha la fiducia di poter sbloccare il risultato contro avversari - quelli possibili negli spareggii/pass per il Mondiale - che per forza di cose non saranno mai corazzate. E che contro l’Italia, come capitò a Svezia e Macedonia, organizzeranno partite speculative, volte soprattutto alla chiusura degli spazi. Ecco, dopo anni di carestia, nei quali si faceva fatica a trovare un 9 a cui calzasse a pennello la maglia e la pressione azzurra, ora di centravanti ne abbiamo tre. Più Scamacca ancora ai box ma in grado, semmai, di completare una rosa offensiva assai variegata, ognuno con caratteristiche diverse dall’altro. Kean bravissimo a dare profondità e anche a giocare spalle alla porta; Retegui padrone dell’area di rigore; Pio Esposito eccellente nel giocare di sponda e a sacrificarsi per la squadra; ed eventualmente, se troverà pace tra un infortunio e l’altro, Scamacca, capace di risolvere una partita attraverso il tiro dalla distanza. Con l’aggiunta della variante tattica Raspadori, capace di partire da sinistra, di proporsi tra le linee, e magari, se possibile, addirittura di interpretare il suo ruolo ideale di seconda punta. Se andiamo a ipotizzare la griglia dei play off, sappiamo che l’Italia affronterà nella semifinale, , una delle quattro squadre in arrivo dalla Nations League. Quindi attualmente, una tra Romania, Moldova, Galles, Irlanda del Nord, oppure Svezia se fallisse il secondo posto nel girone. Più fastidiose le ultime due, ma il fatto di giocare questa eliminatoria in casa, piazza obbligatoriamente l’Italia come squadra favorita. Passando il turno, vista la situazione attuale dei gironi, l’Italia affronterebbe poi una nazionale da pescare tra le non teste di serie : quindi un nome di medio livello tra Slovacchia, Polonia, Repubblica Ceca, Albania, Scozia , Ungheria, Bosnia e Macedonia del Nord, e forse Kosovo . Il sorteggio del prossimo 31 marzo stabilirà se in casa o in trasferta, ed è una condizione significativa: la Slovacchia, ad esempio, nel girone ha battuto in casa la Germania ; Danimarca o Scozia – una delle due perderà la volata del gruppo C – rappresenterebbero trasferte rischiose; e poi sempre meglio evitare di incontrare Lewandoski in Polonia. Prudenza e concentrazione, certo. Ma assieme alla consapevolezza che nessuna delle possibili avversarie dispone, almeno sulla carta, di un reparto avanzato completo come quello su cui sta puntando Rino Gattuso.

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Da tempo in Nazionale non c'erano tanti centravanti

Stefano De Grandis