Tottenham-West Ham, poco spettacolo a Wembley. Son risponde a Obiang: è 1-1

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Due bolidi da fuori area e poco altro: nella fredda serata di Wembley il derby tra Spurs e Hammers si conclude in pareggio. La squadra di Pochettino domina sul piano territoriale, ma la manovra è sotto tono; Ogbonna e compagni si difendono ordinatamente e concedonno poco a Kane

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Nella fredda serata di Wembley si gioca uno dei numerosi derby di Londra, quello tra Tottenham e West Ham: gli Spurs, quinti in classifica, cercano la vittoria per restare attaccati al Liverpool; gli Hammers invece vorrebbero allontanarsi ulteriormente dalla zona calda della classifica. L’avvio, almeno territorialmente, è tutto per i padroni di casa che tengono palla addirittura per il 78% contro il 22 degli ospiti, sfiorando percentuali anche più alte. La prima chance arriva per il solito Harry Kane, che lanciato nello spazio conclude però fuori al minuto numero 4. Il Tottenham domina la gara ma non riesce a pungere troppo, almeno in avvio: le conclusioni di Eriksen e Kane intorno al quarto d’ora vengono bloccate dalla retroguardia avversaria, che si difende con ordine e senza troppo affanno. West Ham che si sveglia offensivamente al 25’, quando Hernandez recapita una palla al centro dell’area: pericolo evitato dalla difesa del Tottenham. Ma è l’eccezione che conferma una regola che fin qui vede giocare e provarci solamente il Tottenham, che con un tiro da lontano di Kane impensierisce Adrian, che respinge. Sono l’attaccante inglese ed Eriksen i più attivi: alla mezz’ora un tiro del danese sfiora il palo di pochi centimetri ma esce sul fondo, cinque minuti dopo è Reid a salvare intercettando ancora una volta sul fantasista degli Spurs. Sono tanti i cross messi in area da Aurier e da Vertonghen, Kane però non è particolarmente in serata per sfruttarli. Ci pensa allora ancora Eriksen a impensierire Adrian, con un tiro deviato in modo decisivo dal portiere spagnolo. Il primo tempo si conclude con un colpo di testa a lato di Dele Alli, fino a quel momento non troppo nel vivo del gioco.

Due bolidi da fuori illuminano il secondo tempo

Il secondo tempo comincia sulla falsa riga del primo: è ancora il Tottenham a fare la partita. Dopo un avvio abbastanza blando, gli Spurs cominciano a premere sull’acceleratore e dopo 12’ di gioco ci provano con Son, il cui tiro però viene deviato e finisce comodamente tra le braccia di Adrian. Al 60’ tocca a Dele Alli, ancora con un colpo di testa che finisce fuori. Eriksen ci prova ancora, ma viene murato da Ogbonna: è il momento di massimo sforzo offensivo per il Tottenham, che dopo pochi minuti ha una doppia colossale occasione con Kane e Alli: l’attaccante si gira in area dopo un’azione personale di Eriksen, ma è Zabaleta a gettarsi a corpo morto impedendogli la battuta a rete; dal rimpallo la palla finisce a Dele Alli, che di testa impatta scontrandosi con Adrian ma non riesce ad indirizzare la palla in porta. Il gol è nell’area e infatti arriva: sì, però lo segna il West Ham. Dal nulla, un missile da distanza siderale di Pedro Obiang fulmina Lloris al 70’: gli Hammers la sbloccano e David Moyes ha la faccia di chi ha appena assistito a un miracolo. Pochettino, scuro in volto, manda in campo Lamela e Wanyama: la reazione degli Spurs arriva con un sinistro di Kane ancora una volta parato da Adrian e con un destro innocuo di Eriksen. È però una reazione più di nervi che di gioco, senza occasioni vere e proprie create ma soltanto con palle buttate dentro nella speranza che accada qualcosa. Anzi, paradossalmente è ancora il West Ham ad andare più vicino al raddoppio: su un cross di un ispiratissimo Obiang, Kouyaté colpisce molto male di testa da ottima posizione. Pochettino si affida a Llorente per l’assalto finale, Moyes risponde rafforzando la contraerea con Carroll, messo dentro per dare una mano sulle palle inattive e per tenere dei palloni in avanti. Sono minuti di anarchia tattica, che solo un episodio potrebbe stravolgere: e l’episodio arriva, con Son che trova il pareggio con un gol che sembra la fotocopia di quello di Obiang. Altra sassata da lontano e altro angolino trovato, è il minuto 84. L’impressione è che negli ultimi minuti possa accadere di tutto e infatti è il West Ham a sfiorare nuovamente il vantaggio con un sinistro di Ayew deviato in angolo da Lloris. La foga agonistica del Tottenham non produce pericoli degni di nota: a provarci è Llorente, ma il suo tiro da fuori area all’89’ è debole. Nei 4’ di recupero il Tottenham protesta per un presunto tocco di mano nell’area del West Ham, ma non riesce ad avere la meglio: a Wembley termina 1-1.