Manchester City-United, Guardiola: "Non è il momento di lasciare, sull'esonero..."

MAN CITY

Nella conferenza stampa alla vigilia del derby con il Manchester United, l'allenatore del City ha parlato del difficile momento della sua squadra dopo la sconfitta in Champions con la Juventus, la settima nelle ultime 10 partite

CITY-UNITED OGGI SU SKY: LA GUIDA

A Manchester è il giorno del derby tra City e United, da seguire LIVE su Sky Sport Uno e in streaming su NOW dalle 17.30. I Red Devils sono in fase di costruzione, con il nuovo allenatore Ruben Amorim soltanto alla settima partita da allenatore dei Diavoli Rossi, i Citizens nel momento più buio dell'era Pep Guardiola: sette sconfitte nelle ultime dieci partite per Haaland e compagni (una di queste proprio contro Amorim, allora allenatore dello Sporting in Champions), con due pareggi e una sola vittoria contro il Nottingham Forest a completare un quadro mai così grigio da quando c'è il catalano all'Etihad.

Guardiola: "Io non mi dimetto, il club lo sa..."

Ecco che Guardiola, che ha rinnovato il suo contratto col City per altre due stagioni a fine novembre, è per la prima volta in discussione. Pep ne è consapevole, anche se non intende mollare. Il concetto cardine delle sue parole alla vigilia del derby è questo: non mi dimetto, al massimo sarà il club a esonerarmi se lo riterrà opportuno. "Non possiamo perdere partite in eterno - ha esordito in conferenza -. La gente pensa che non sarò esonerato? Forse per quello che abbiamo fatto in passato, ma veniamo giudicati quotidianamente come allenatori. E in una stagione brutta può succedere di essere licenziato...". Poi sulle dimissioni: "Il club sa che non lo farò, al massimo dovrebbe essere la società a prendere quella decisione. Io voglio essere vicino ai giocatori. Voglio essere accanto a loro".

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"Non sono pentito del rinnovo"

E nonostante il rinnovo di contratto fino al 2027, Guardiola non sembra essere pentito della firma: "Piuttosto mi pentirei se andassi via ora. Dormirei anche peggio di adesso. È impossibile lasciare in una situazione così - ha concluso -Se possono licenziarmi? Può succedere se continuiamo così. Se il mio capo non è contento di me, può farlo. Ma per quanto mi riguarda, quando sentirò che è il momento, me ne andrò". Il momento, almeno per Pep, non è ancora arrivato. E chissà che il derby di Manchester non possa essere un punto di ripartenza per il City.

da sky insider

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