L'allenatore del City si coccola il classe '00 nonostante l'espulsione per doppio giallo rimediata contro l'Atalanta in Champions League: "Multa? Dovrei pagarlo io per quanto ha giocato bene. Deve ancora crescere e con l'esperienza imparerà a non commettere certi errori"
Il ragazzo si farà. Pep Guardiola è sicuro che nelle vene di Phil Foden, centrocampista classe '00, scorra il sangue del predestinato. E nonostante l’espulsione un po’ ingenua rimediata contro l’Atalanta in Champions, se lo coccola: "Imparerà. D’ora in poi, saprà che dopo un cartellino giallo dovrà stare un po' più attento per evitare il secondo". Più carota che bastone per uno dei protagonisti della manita rifilata alla squadra di Gasperini. Nessuna multa per lui perché Pep punisce "solo i giocatori che fanno cose stupide, non quelli che prendono cartellini. Fanno parte del gioco. Anzi dovrei pagare io Phil per come ha giocato bene", rilancia l'allenatore dei Citizens. Poi manda una frecciatina per chi vuole che Foden (5 presenze stagionali, solo 2 dall'inizio) sia sempre nell’11 titolare bruciando le tappe di una crescita equilibrata: "La gente parla e vuole che Foden sia sempre in campo. Anche io voglio che giochi di più, ma è lontano anni luce da gente come David Silva e De Bruyne". Insomma c’è ancora tanta gavetta da fare, anche se Guardiola ha già speso per lui parole di stima. La settimana scorsa aveva detto che Foden è l’unico calciatore che non venderebbe neanche per un’offerta da 500 milioni. Un’iperbole, chiaro, ma questo talentino di 19 anni ha tutto il tempo per crescere e continuare a stupire.