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Walker, festino organizzato durante la quarantena: le sue scuse e la reazione del Man City

Premier League

Kyle Walker, pizzicato da un tabloid a organizzare un festino in pieno lockdown, si è scusato pubblicamente per il suo comportamento: "Devo essere un modello, sono andato contro il messaggio di stare al sicuro". Dura presa di posizione del Manchester City: "Siamo delusi, in arrivo provvedimenti disciplinari"

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Kyle Walker si è scusato pubblicamente per aver violato le norme di lockdown e distanziamento sociale imposte dal governo inglese a causa dell'emergenza coronavirus. Il terzino del Manchester City e della Nazionale inglese, infatti, era stato pizzicato dal tabloid 'The Sun' a organizzare un festino nella sua abitazione. Secondo il tabloid, due ragazze erano arrivate a casa Walker nella notte tra martedì 31 marzo e mercoledì 1° aprile. Il difensore 29enne ha diffuso una nota in cui si scusa pubblicamente per l'accaduto: "Voglio scusarmi pubblicamente per quanto fatto la scorsa settimana e per le cose che sono apparse su un tabloid che riguardano la mia vita privata - si legge -. Capisco che il mio ruolo pubblico di calciatore professionista mi imponga la responsabilità di essere un modello per gli altri. Voglio scusarmi con la mia famiglia, gli amici, il club e i tifosi per essere venuto meno a questa condizione. Ci sono degli eroi che stanno facendo la differenza, salvando vite e facendo enormi sacrifici: la scorsa settimana avevo evidenziato le loro grandi azioni. Al contrario, con le mie azioni sono andato in senso opposto al messaggio di state a casa, state al sicuro".

Manchester City: "Delusi, in arrivo procedura disciplinare"

Il fatto non è passato inosservato in casa Manchester City, club per cui Walker gioca dal 2017. I 'Citizens' hanno rilasciato un comunicato al proposito: "Siamo venuti a conoscenza da quanto fatto da Kyle Walker, che ha violato il blocco in vigore nel Regno Unito e non ha rispettato le regole di distanziamento sociale - si legge in una nota -. I calciatori sono dei modelli. I nostri giocatori e il nostro staff stanno collaborando per supportare gli incredibili sforzi del nostro sistema sanitario e degli altri lavoratori nella lotta contro il coronavirus. Le azioni di Kyle vanno nella direzione contraria di questi sforzi. Siamo delusi da questo comportamento e pur prendendo atto delle scuse di Kyle, porteremo avanti una procedura disciplinare interna nei prossimi giorni".