Superlega, tifosi del Manchester United invadono il centro di allenamento per protesta

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ph. @TUDNUSA

Circa 20 tifosi hanno bloccato gli accessi del centro sportivo di Carrington e hanno mostrato degli striscioni di protesta contro la proprietà, con Joel Glazer nel mirino. I sostenitori dello United hanno ottenuto un confronto con Solskjaer

SUPERLEGA, CEFERIN CONTRO AGNELLI E I CLUB DISSIDENTI

Il progetto Superlega è ormai naufragato, ma le proteste dei tifosi dei club che hanno aderito non si fermano. Nella mattinata di giovedì 22 aprile sono stati i sostenitori del Manchester United a far sentire tutto il proprio dissenso verso la proprietà. Circa 20 persone si sono presentate al centro sportivo di Carrington, dove si allenano i Red Devils, e hanno bloccato gli ingressi prima di esporre degli striscioni inequivocabili. "Decidiamo noi quando giocate" e "Glazer out", questo il contenuto della protesta dei tifosi, che hanno messo nel mirino Joel Glazer, nominato vicepresidente - insieme ad Andrea Agnelli - della Superlega guidata da Florentino Perez. 

Confronto con Solskjaer

Nessun gesto violento, fortunatamente, da parte dei tifosi, che dopo aver parlato con il responsabile del centro sportivo sono entrati su uno dei campi di allenamento per chiedere un confronto con Ole Gunnar Solskjaer. I sostenitori del Manchester United avrebbero chiesto all'allenatore come mai non avesse preso le distanze dalla decisione della società soprattutto dopo che in passato aveva avuto visioni contrastanti con lo stesso Glazer. La protesta, la prima così dura contro la società, è terminata dopo un lungo confronto al quale, oltre all'allenatore, hanno partecipato anche uno dei senatori dello spogliatoio dei Red Devils, Matic, e due ex calciatori divenuti collaboratori tecnici del club, Carrick e Fletcher.

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La lettera di Glazer

Prima della protesta, lo stesso Joel Glazer si era scusato con i tifosi del Manchester United attraverso questa lettera pubblicata sul sito ufficiale del club: "In questi giorni abbiamo tutti assistito alla grande passione che il calcio genera e alla profonda lealtà che i nostri tifosi hanno per questo grande club. Avete chiarito molto chiaramente la vostra opposizione alla Superlega europea e noi l'abbiamo ascoltata. Abbiamo sbagliato e vogliamo dimostrare che possiamo rimettere le cose a posto. Anche se le ferite sono ferite e capisco che ci vorrà del tempo prima che le cicatrici guariscano, mi impegno personalmente a ricostruire la fiducia con i tifosi e ad imparare dal messaggio che ci hanno mandato con tanta convinzione. Continuiamo a credere che il calcio europeo debba diventare più sostenibile. Tuttavia, accettiamo pienamente che la Superlega non fosse il modo giusto per farlo. Nel cercare di creare una base più stabile per il gioco del calcio, non siamo riusciti a mostrare abbastanza rispetto per le sue tradizioni radicate e per questo ci dispiace. Questa è la più grande squadra di calcio del mondo e ci scusiamo senza riserve per i disordini causati in questi ultimi giorni. Per noi è importante rimediare. Il Manchester United ha una ricca eredità e riconosciamo la nostra responsabilità di essere all'altezza delle sue grandi tradizioni e valori. La pandemia ha generato così tante sfide uniche e siamo orgogliosi del modo in cui il Manchester United e i suoi tifosi, di Manchester e di tutto il mondo, hanno reagito alle enormi pressioni durante questo periodo. Ci rendiamo anche conto che dobbiamo comunicare meglio con voi, i nostri tifosi, perché sarete sempre al centro del club. Prenderemo le misure necessarie per ricostruire le relazioni con gli altri stakeholder del calcio, al fine di lavorare insieme sulle soluzioni alle sfide a lungo termine che ci troviamo ad affrontare. In conclusione, vorrei riconoscere che è il vostro sostegno a rendere questo club così eccezionale e vi ringraziamo per questo".

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