Guardiola: "Tutti vogliono copiare chi vince, ma è un grosso errore"

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L'allenatore dei citizen racconta il manifesto del suo calcio in un'intervista a Sky Sports: "Rispetto a quando ho iniziato il livello si è alzato, adesso è più difficile vincere. Il calcio, però, non è copia e incolla. Il futuro? Spero che la fisicità non prevalga sul talento. Se sai dribblare due o tre avversari non è merito della palestra"

Pep Guardiola è per molti allenatori un punto di riferimento. Il tiki-taka del suo Barcellona, poi diventato una vera e propria filosofia di gioco dello spagnolo. "Ma il calcio non è copia e incolla" ammette l'allenatore del Manchester City che in un'intervista a Sky Sports parla dell'evoluzione di questo sport: "Anni fa venivano studiate le squadre che vincevano i Mondiali e si diceva che quello stile di gioco sarebbe diventata la tendenza degli anni successivi - racconta Guardiola - Tutti vogliono copiare il vincitore, ma questo è un grande errore". Un calcio che ha cambiato volto secondo Guardiola rispetto agli albori della sua carriera in panchina: "Rispetto a quando ho iniziato al Barcellona il livello si è alzato. La qualità, la metodologia, gli allenamenti: c'è un duro lavoro dietro le quinte. Ecco perché è molto più difficile vincere ora rispetto a 13-14 anni fa. Non sono venuto al City per pensare di cambiare qualcosa, non l'ho fatto neanche al Bayern Monaco. Voglio influenzare i miei giocatori, non sono così arrogante da pensare di poter controllare qualsiasi cosa della mia squadra".

"Gerrard e Lampard incredibilmente preparati"

Guardiola ha speso parole d'elogio nei confronti di Gerrard e Lampard, oggi alla guida di Aston Villa ed Everton: "I giovani allenatori come Gerrard e Lampard, che erano giocatori quando ho iniziato, sono incredibilmente preparati - spiega - Hanno curiosità e capiscono molto". Un livello alto soprattutto in Premier League secondo l'allenatore spagnolo: "Ci sono squadre che mi piace guardare, che sono davvero brave in quello che fanno. La cosa bella della Premier League è che ci sono 5-6 modi diversi di giocare. Le squadre giocano in modi diversi anche all'interno della stessa partita e devi risolvere dei problemi. È sempre una gioia vincere una partita in Premier". 

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"Futuro? Spero che la fisicità non prevalga sul talento"

Non solo presente, ma anche futuro. Guardiola, infatti, si è soffermato sulla prossima evoluzione del calcio: "Spero che la fisicità non prevalga sul resto. Il mio augurio è che talento e abilità dettino il futuro del nostro calcio, non i dirigenti che dicono che se vuoi essere un calciatore migliore devi andare in palestra. Quando sai dribblare due o tre avversari e metti la palla all'angolo, quello è merito delle qualità e non della palestra. Spero che le strade di Regno Unito, Brasile, Argentina, Spagna di qualsiasi nazione producano giovani talenti".