Tottenham, Conte si scusa dopo lo sfogo: "Ho sbagliato. Quando perdo meglio non parlarmi"

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L'allenatore degli Spurs si scusa dopo il duro sfogo arrivato al termine della gara persa con il Burnley, la quarta nelle ultime cinque di Premier League: "Ho parlato con il presidente e ha grande fiducia in me. Io sono completamente coinvolto in questo progetto, ho sbagliato a dire quelle parole ma quando perdo non riesco a nascondere la mia delusione. Sono fatto così, ma è questo l'aspetto che mi ha portato ad essere un vincente in carriera"

LO SFOGO DI CONTE DOPO IL KO CON IL BURNLEY

"Ho sbagliato a parlare in quel modo, ho parlato con il presidente e hanno tutti fiducia in me. Aiuterò il Tottenham fino alla fine". Antonio Conte fa dietrofront e si scusa dopo il duro sfogo degli scorsi giorni, quando al termine della gara persa con il Burnley - la quarta nelle ultime cinque di Premier League - aveva messo in dubbio la sua posizione. Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del prossimo impegno contro il Leeds, l'allenatore italiano ha fatto chiarezza sulla situazione: "Ho parlato con Levy - ha esordito Conte - e mi ha dimostrato grande fiducia. A me non piace che qualcuno cerchi di creare un problema tra me e il Tottenham perché questa non è la verità. Il presidente sa bene che stiamo lavorando molto duramente e ha grande considerazione del mio lavoro e di quello del mio staff. Io sono qui per aiutare il club in aspetto, con la mia visione e le mie idee. È quello che farò in ogni momento e fino alla fine".

"Quando perdo è meglio non venire a cena con me"

Conte ha anche chiarito le motivazioni che lo hanno portato a sfogarsi così duramente dopo l'ultimo ko: "Il problema è che io sono un perfezionista - ha ammesso l'ex Inter - e quando perdo non sono felice. Questo aspetto mi ha aiutato ad avere successo nella mia carriera. Di sicuro quando perdo una partita non sono la persona giusta con la quale andare a cena. Quando perdo il mio umore è pessimo e preferisco stare da solo per metabolizzare la sconfitta. Ho bisogno di almeno un giorno per riprendermi. Questo sono io, sono fatto così: non mi piace perdere. Se mi chiedete cosa odio nella vita, rispondo perdere le partite. Ci sono tanti allenatori che non soffrono, ma la mia mentalità mi porta a prepararmi così e a fare lo stesso con i giocatori per evitare questo tipo di situazioni. E questo nella mia carriera mi ha permesso di vincere da giocatore prima e da allenatore poi. Di sicuro, se vi aspettate che io sia felice o sorridente in conferenza stampa dopo una sconfitta, state sbagliando persona. Mi spiace mostrare il mio disappunto, però sono fatto così: sono una persona onesta e mi risulta difficile mentire o nascondere la verità. Però ripeto che non ci sono problemi, mi piace lavorare al Tottenham e sto dimostrando di godermi questo periodo qui soprattutto quando mostro delusione per una sconfitta: significa che sento molto l'impegno che ho preso con questo club".

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