Dopo quasi 20 anni il magnate russo cede la gestione del Chelsea alla fondazione del club. "Ho sempre tenuto a cuore l'interesse di questa squadra, lo faccio per questo". Nei giorni scorsi erano arrivate richieste di sanzioni nei suoi confronti da parte del Parlamento inglese. Non si parla della cessione della proprietà, almeno per ora
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Al momento non si parla di cessione della società, ma il passo indietro di Roman Abramovich fa comunque rumore, anche se non è del tutto inatteso. Il magnate russo proprietario del Chelsea con una nota lascia la gestione del club alla fondazione benefica del club stesso. "Nei miei quasi 20 anni di proprietà - si legge sul sito dei blues - ho sempre visto il mio ruolo come quello di custode del Club, con il compito rimanere vincenti e dare un contributo positivo alla nostra comunità. Ho sempre deciso nell'interesse del Chelsea e resto fedele a questi valori. Ecco perché ne affido la gestione agli amministratori della Fondazione. Credo - conclude Abramovich - che attualmente siano nella posizione migliore per prendersi cura degli interessi del Chelsea, dei giocatori, dello staff e dei tifosi".
Una mossa quasi inevitabile
La mossa di Abramovich è stata resa quasi inevitabile dopo che - a seguito dell'aggressione russa in Ucraina - il governo Johnson ha ulteriormente stretto le maglie intorno agli oligarchi russi presenti in Inghilterra. La sua posizione è gestita direttamente dall’«Unità per i casi speciali» del ministero dell’Interno britannico e di fatto è ormai nell'impossibilità di ottenere il visto per risiedere stabilmente a Londra, dove peraltro non si vede da mesi. Dall'Inghilterra - oltre alla smentita di ogni legame d'affari con Putin - filtra la fiducia di Abramovich negli amministratori della fondazione per le strategie a lungo termine, e nella dirigenza guidata da Marina Granovskaia per il mercato, oltre che nei confronti di Thomas Tuchel per la gestione quotidiana della squadra. Sarà soltanto lui insomma ad allontanarsi dal club, ma senza nessuna intenzione di vendere. Almeno per ora.
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