Tottenham, Gollini: "Dalla Champions alla panchina non è facile. Serve mentalità giusta"

L'INTERVISTA
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Le parole dell'ex portiere dell'Atalanta a SportWeek, tra il cambio di vita (non solo in campo) dopo il suo trasferimento, le differenze culturali tra l'Inghilterra e l'Italia, gli elogi a Conte, il rimpianto Nazionale, i sogni nel cassetto e la bella iniziativa per il quartiere del paese dov'è cresciuto: "Ho regalato un campetto da calcio per dire ai ragazzi che da lì si può arrivare fino alla Champions League, come ho fatto io"

In una lunga intervista rilasciata al settimanale SportWeek, il portiere del Tottenham, Pierluigi Gollini ha raccontato i cambiamenti importanti nella sua carriera (e non solo) dal suo trasferimento in Premier League, avvenuto la scorsa estate: "Non è facile passare dalla Champions League a fare la panchina", ha ammesso, "ma questo può aiutare a darti stimoli e migliorarti. Ci vuole la mentalità giusta". L'ex portiere dell'Atalanta ha poi parlato delle differenze, anche culturali, tra l'Italia e l'Inghilterra: "Qui a nessuno importa del mio stile, di come mi vesto e di quali gioielli metto. In Italia ti giudicano prima come personaggio e poi come giocatore". Inghilterra modello da seguire: "Qui si pensa al modello NBA, in Italia invece si pensa ancora agli anni '90. Lo stadio del Tottenham, per esempio, è costato un miliardo e ha il terreno che si trasforma a seconda dell'evento da ospitare. Da noi invece per costruirne uno passano anni". Ma l'Italia ha tanti altri pregi: "In qualunque città andassi a giocare, sono sicuro che mi troverei bene. Noi italiani siamo unici, siamo gente calorosa. Andando via mi sono reso conto di quanto sia bello il nostro Paese". 

"Da quando è arrivato Conte è cambiato tutto"

Per il suo allenatore, Antonio Conte, Gollini ha invece speso solo belle parole: "Ha portato tutto quello che mancava, sia al club che al gruppo. Da quando è arrivato, c'è stato un cambiamento radicale dal punto di vista della mentalità e del lavoro. Conte è anche molto umano: capisce molto bene i giocatori e sa adattare il lavoro alla squadra che ha a disposizione". 

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L'eliminazione dell'Italia dai Mondiali e il rimpianto Europeo

Tanta Italia nell'intervista di Gollini a SportWeek: "Mi dispiace che da noi ci sia poca capacità di giudizio. Non è possibile che la nostra Nazionale, da passare da aver vinto l'Europeo e aver fatto 37 risultati utili consecutivi, sia diventata scarsa in una partita (in riferimento al match contro la Macedonia che è costato l'eliminazione dai Mondiali in Qatar, ndr)". E a proposito di Mondiali, Gollini ha parlato dei suoi sogni: "Uno di questi è alzare un trofeo e far parte di un Mondiale. Non essere stato nel gruppo dell'Europeo è stato un grande rammarico per me. Poi mi piacerebbe giocare le mie carte in un top club". 

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L'iniziativa per i ragazzi del suo quartiere

Gollini ha poi raccontato la bella iniziativa portata a termine per il quartiere del suo paese, Poggio Renatico, in provincia di Ferrara: "Ho regalato un campetto da calcio al quartiere della mia infanzia. Ho voluto farlo per dare un messaggio ai ragazzi. Come a dire: 'Guardate, da qui si può arrivare alla Champions League'. Io sono partito da lì e oggi sono al Tottenham, con un coreano (Son, ndr) e un brasiliano venuto dalla favela (Lucas Moura, ndr). Non conta da dove vieni, ma dove vuoi arrivare". 

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