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Nemici mai: Klopp e Guardiola si giocano il titolo prima dell’addio del tedesco

la rivalità

Niccolò Omini

Liverpool e Manchester City si affrontano nel big match di Premier League che potrebbe decidere il titolo, Arsenal permettendo. È l’ultima sfida, almeno per ora, tra il tedesco e il catalano visto che l’attuale manager dei Reds ha già annunciato l’addio al club a fine stagione per prendersi un anno sabbatico. I due si stimano tanto e, come da loro stessi ammesso, si sono “usati” per migliorarsi e trasformare questo match in una sfida generazionale

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In Inghilterra dicono che un vero amico ti aiuta a diventare chi dovresti essere. Juergen e Pep, infatti, lo ripetono spesso: certi livelli non li avremmo raggiunti se non ci fossimo spinti a vicenda. A cambiare le loro idee, modellare lo stile di un football senza dogmi come succede per gli artisti, quelli geniali a caccia sempre di quella novità che cambia le cose. 

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Non hanno mai smesso di cercarsi

Hanno trasformato Liverpool-Manchester City in una sfida generazionale, loro che da quella stretta di mano al Westfalenstadion in Dortmund-Bayern, supercoppa tedesca 2013, non hanno mai smesso di cercarsi. Magari anche punzecchiarsi, come quando Klopp all’arrivo di Guardiola in Germania aveva detto: “Adesso vediamo questo cosa viene a insegnarci”. Salvo poi accorgersi che, forse forse, c’era qualcuno più strano di lui. Oppure Pep che qualche anno fa giudicava Klopp “il più bravo allenatore per gli spettatori” e ora lo considera il miglior rivale della sua carriera. Su una cosa però sono da sempre d'accordo. “A meno che non ti chiami Leo Messi, devi difendere”. 

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Amici perché agli antipodi

Sono diventati amici perché agli antipodi, ma complementari: l’enfant prodige cresciuto da Cruyff e il ragazzo della foresta nera ancora allibito da quanto gli sia andata bene nella vita. Lo dice sempre Juergen, anche se ora nelle pubblicità gioca immaginandosi come sarebbe andata se non avesse vissuto di calcio. “Magari la prossima stagione avremo il tempo di andare a cena o a bere qualcosa insieme, ce lo meritiamo”, disse qualche tempo fa Guardiola. In attesa di quel brindisi anche Juergen e Pep lo sanno: una serie, o una saga, ha sempre un finale. E nel loro caso può valere la Premier League.

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