Il super pagellone di Premier League dopo metà stagione, tra sorprese e bocciati illustri

Arsenal 6.5 Voto basso per un secondo posto in classifica? Questione di aspettative, i 'Gunners' erano attesi da un’annata da protagonisti dopo due secondi posti consecutivi e dopo aver conteso la scorsa Premier League al City fino all’ultima giornata. In quest’ottica era logico aspettarsi qualcosa in più. Gli infortuni hanno pesato: Arteta ha pagato i due mesi di stop del capitano Odegaard e ora avrà fuori per un po’ Bukayo Saka. Devastanti da palla inattiva, ogni corner è un incubo per gli avversari. Per credere nella rimonta è fondamentale che Gabriel Jesus confermi nel lungo periodo la forma recente, molto bene la crescita dei due ragazzi del settore giovanile, Nwaneri e Lewis-Skelly . Aston Villa 6.5 Tenendo conto del cammino in Champions League sarebbe un 7 pieno, ma proprio le notti di coppa hanno tolto qualcosa in campionato alla squadra di Emery. Il Villa gioca bene e nella giornata giusta può battere tutti, ma le sei sconfitte pensano sulla classifica. I problemi principali sono in difesa: solo due i clean sheet e ora Pau Torres dovrà fermarsi per due mesi per infortunio. Davanti c’è talento: il colombiano Duran continua la sua crescita impetuosa, formidabile la stagione del neo nazionale inglese Morgan Rogers. Bournemouth 7.5 Una delle rivelazioni del campionato. Già aveva mostrato potenziale l’anno scorso ma il gruppo di Andoni Iraola ha alzato l’asticella e non è un caso che ora il manager basco sia nel mirino dei grandi club. Squadra intensa e aggressiva, il pressing a tutto campo delle 'Cherries' ha messo in difficoltà anche le big. La cessione estiva di Solanke al Tottenham è stata assorbita bene. Evanilson, arrivato dal Porto, si è integrato alla grande. In difesa brilla l’ex Juventino Huijsen. Sognare l’Europa non è utopia. Brentford 7 Con poche risorse il piccolo Brentford continua a fare i miracoli. Merito soprattutto dell’allenatore Thomas Frank, probabilmente pronto al salto in una squadra più ambiziosa. Le 'Bees' in casa sono irresistibili, solo il Liverpool ha conquistato più punti in gare interne, mentre in trasferta hanno conquistato appena 5 punti in 9 partite. Quinti per gol segnati, il duo d’attacco Mbeumo e Wissa in campo aperto è devastante e in coppia hanno segnato 22 volte. Occhio all’esterno del 2001 Kevin Schade, in grande crescita. Brighton 7 A metà novembre il voto era un 8 pieno, poi i gabbiani di Fabian Hurzeler, il più giovane allenatore della storia della Premier League con i suoi 31 anni, sono calati vistosamente. Senza vittorie dal 23 novembre, il Brighton ha perso quota in classifica dopo aver flirtato a lungo con la zona Champions League. Nel solco del lavoro di De Zerbi sulla costa sud continuano però a divertirsi. La squadra gioca bene, attacca e valorizza i talenti: notevole la crescita del centrocampista camerunese Baleba , mente in zona gol si dipende troppo dal veterano Welbeck, fuori per infortunio dal 9 dicembre: senza di lui sono arrivati appena 4 punti in 5 partite. Crystal Palace 6 Inizio da incubo, con appena tre punti nelle prime otto, poi la ripresa. Avevano chiuso alla grande la passata stagione al punto che il loro allenatore, Oliver Glasner, era stato corteggiato dal Bayern Monaco. La partenza di Olise, finito proprio in Baviera, ha aperto una voragine nell’organico ma le 'Eagles' dall’inizio di novembre hanno perso solo due partite. Il talento di Eberechi Eze deve brillare con più continuità, il Palace ha il quarto peggior attacco del campionato. Chelsea 7 I 'Blues' sono tornati. Per il titolo, come ha più volte ripetuto Maresca, è forse presto, ma il ritorno in Champions League sembra ampiamente alla portata. Finalmente si capisce la direzione del club: dopo le spese folli e la gestione schizofrenica, Maresca ha portato ordine, valorizzato il talento e trovato i punti fermi. La stella Cole Palmer, 13 gol e 6 assist, continua a brillare. Nico Jackson è migliorato sotto porta, Caicedo e Enzo Fernandez, pagati in coppia qualcosa come 200 milioni di sterline, sono finalmente una delle migliori coppie di centrocampo in circolazione. Squadra giovane e ancora un po’ acerba: l’infortunio del centrale Wes Fofana, fuori fino a fine stagione, complica i piani difensivi ma il futuro, potete scommetterci, è del Chelsea. Everton 5.5 Se cercate spettacolo guardate altrove. Altra stagione di sofferenza per i 'Toffies' che a fine anno saluteranno il vecchio Goodison Park per entrare nel nuovo stadio sui Docks. La ricetta di Dyche è la solita: calcio poco attraente ma funzionale allo scopo da raggiungere. Penultimi per possesso palla, gol segnati ed expected goals, i blu di Liverpool hanno vinto una delle ultime undici partite e per salvarsi avrebbero bisogno di una mano sul mercato. I Friedkin, appena diventati ufficialmente padroni del club, sono avvisati… Fulham 7.5 Se invece volete divertirvi si consiglia un giro sulle sponde del Tamigi. Il Fulham di Marco Silva gioca bene e ottiene risultati. Squadra fresca e veloce, gioca senza paura anche contro le grandi, ha sfiorato la vittoria ad Anfield, fermato l’Arsenal in casa e battuto in Chelsea in trasferta nel derby di quartiere più sentito. L’uomo della stagione sin qui è il nigeriano Alex Iwobi, mai così continuo e decisivo. Ipswich 6 Come era ampiamente nelle previsioni, l’impatto con la realtà della Premier League non è stato facile. La prima vittoria è arrivata a novembre, ma i progressi di recente ci sono stati. Il suo giovane allenatore, Kieran McKenna, puntato anche dal Chelsea prima che la scelta cadesse su Maresca, resta fedele alla sua filosofia: l’Ipswich gioca con coraggio, consapevole dei suoi limiti. Davanti c’è un piccolo diamante: il 2003 Liam Delap, scuola Manchester City, a quota 8 gol. Leicester 5 Altra neopromossa destinata a un campionato di sofferenza. L’era d’oro delle 'Foxes' è lontana, unico punto di contatto l’intramontabile Jamie Vardy, capocannoniere della squadra con 6 gol a quasi 38 anni. La proprietà ha cercato la sterzata cambiando allenatore a fine novembre. Via Cooper, mai amato dalla tifoseria per il suo passato con il Nottingham Forest, dentro Van Nistelrooy: buon impatto con 4 punti nelle prime 3, poi i problemi sono tornati a galla. Liverpool 8 Primi in Premier League, primi in Champions League. Primo attacco e seconda difesa del campionato, il dopo Klopp ha sin qui regalato ai tifosi 'Reds' un’annata da sogno. Slot ha gestito tutto alla grande, la squadra mantiene i principi di gioco del ciclo precedente ma prende meno rischi e gioca con meno frenesia. Van Dijk è tornato a dominare, Alexander-Arnold sta giocando alla grande, Salah, primo per gol e assist, è semplicemente inarrestabile. Un solo problema: i tre sono in scadenza di contratto. Di recente la difesa è andata in sofferenza ma in attacco c’è l’imbarazzo della scelta. Per le inseguitrici sarà dura tenere il passo dei rossi di Anfield. Manchester City 4,5 Fino a fine ottobre tutto bene, il solito City dominante. Poi il disastro. Quattro sconfitte consecutive, sei in otto partite e la squadra perfetta di Pep è scomparsa. L’infortunio di Rodri ha avuto un peso enorme, la squadra fisicamente e mentalmente sta soffrendo le fatiche di un ciclo di vittorie incredibile. Guardiola sta cercando faticosamente di ritrovare la magia perduta, si aggrappa ai gol di Haaland, alla forma recente strepitosa di Savinho e all’orgoglio dei suoi campioni, sperando di rimettere insieme i pezzi del puzzle. Manchester United 4 Doveva essere l’anno del rilancio. Basta un’occhiata alla classifica, 13esimo posto. Il cambio di guida tecnica, probabilmente tardivo, ha sinora portato pochi benefici e se Amorim è probabilmente l’uomo giusto per il futuro, nell’immediato nemmeno lui riesce a districarsi tra i mille problemi del club di Old Trafford, tra acquisti sbagliati, giocatori con poca etica professionale ed equivoci tattici. Il problema più grosso è l’attacco: solo quattro squadre hanno segnato meno del Man Utd. Motivi di ottimismo? L’ottima partita di Anfield e la forma travolgente dell’ex atalantino Amad Diallo. Newcastle 7 Inizio traballante, ora sono la squadra del momento dopo 5 vittorie consecutive. L’annata scorsa, con gli impegni di Champions League, aveva svuotato la squadra di energie, mentre quest’anno senza impegni in settimana Howe ha ritrovato il suo Newcastle. Eccellente l’impatto di Sandro Tonali: da quando Howe lo ha abbassato davanti alla difesa la squadra ha fatto il salto di qualità. E poi c’è Alexander Isak, con 13 gol ha confermato di essere uno degli attaccanti emergenti più forti d’Europa. Nottingham Forest 8 Al City Ground sembra di essere tornati negli anni '70: il Forest nelle top four è ovviamente la storia della stagione. Il portoghese Nuno Espirito Santo ha trovato la formula giusta: squadra letale nelle ripartenze, la difesa è una delle migliori del torneo, l’attaccante neozelandese Wood 33enne segna a raffica. Brillano Milenkovic e Ola Aina, ex della Serie A. Dureranno? Southampton 4 Disastro. 6 punti in 20 partite e destino già segnato. L’allenatore della promozione Russel Martin ha provato a fare giocare i Saints come in Championship, possesso palla, impostazione dal basso esasperata e difesa alta. I risultati gli hanno dato torto e Juric non ha certamente migliorato le cose. Unica luce il talento 2006 Tyler Dibling: esterno dal dribbling esplosivo, a breve lo rivediamo in una big. Tottenham 5 Attenuante parziale gli infortuni che hanno devastato la difesa. Ma da qualsiasi parte la si voglia guardare la stagione degli Spurs è deludente. C’è stato qualche lampo: le due vittorie a Manchester, i 4 gol segnati all’Aston Villa. La squadra ha pause incredibili, la discontinuità nei 90 minuti un difetto che in questa stagione si è manifestato in modo ancora più preoccupante. Avere il secondo attacco del campionato non basta. West Ham 5 Altra squadra partita con ambizioni, non mantenute. La scelta di Lopetegui per il post Moyes doveva portare un calcio attraente e più moderno. Si è visto poco o niente. Male anche l’impatto degli acquisti estivi, da Todibo a Fullkrug, da Summerville a Kilman, nessuno ha dato la scossa. Si salvano Wan Bissaka e il capitano Bowen, ora fuori per parecchie settimane dopo una frattura al piede. Wolverhampton 5 La svolta sembra arrivata con il cambio in panchina. Il portoghese Vitor Pereira ha iniziato alla grande, battendo Leicester e Manchester United e pareggiando col Tottenham. La squadra ha il talento per togliersi dalla zona calda e cancellare il disastroso avvio di stagione . Bene gli attaccanti Cunha e Strand Larsen .

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