Il ragazzo che ha detto no allo United per il City: la storia di Nico O'Reilly

“Cosa può esserci di meglio dello United?”. “Il Manchester City”. Termina così ‘Jimmy Grimble’, film del 2001 in cui un giovane ragazzo diventa un talento del calcio inglese e per via della sua fede calcistica rifiuta i Red Devils per andare a giocare nei Citizens. Ventiquattro anni fa sembrava impossibile poter preferire il City allo United e la scelta di Jimmy non poteva far altro che far scappare un sorriso allo spettatore. Ma oggi la realtà è ben diversa. Il Manchester United ha ancora dalla sua parte la storia e il suo fascino, ma è nessuno può mettere in discussione l’attuale superiorità del City. E dodici anni fa? Quello tra il 2013 e il 2014 è forse il periodo più difficile per scegliere tra le due squadre di Manchester. Da una parte lo United si apprestava a chiudere un’era storica con l’addio di Sir Alex Ferguson, mentre dall’altra il City iniziava a vincere con più continuità. E quindi, cosa avrebbe fatto un giovane talento costretto a scegliere tra i due club? Sembra una sfida impossibile. Ma non per Nico O’Reilly, che non ebbe grandi dubbi. Scelse la novità, il Manchester City, e oggi la sua scelta lo sta finalmente ripagando. O’Reilly nasce il 21 marzo 2005 nel nord di Manchester e, racconta, inizia a giocare a calcio fin da piccolissimo. Il pallone è da sempre nella sua vita e cresce calcisticamente in due club amatoriali della città, il Moston Tigers e il Failsworth Dynamos. “Ho frequentato diverse squadre di base nello stesso periodo e mia madre mi portava da una partita all'altra, correndo di qua e di là” spiega in un’intervista ai canali del City. Pochi anni e i grandi club inglesi si accorgono di lui. “La prima squadra che mi ha seguito è stata lo United, poi sono arrivati il City, il Liverpool e l'Everton. Prima di firmare un contratto ti alleni con tutte le squadre, quindi per un po' l'ho fatto. Alla fine, quando ero Under 8 e Under 9, potevo scegliere tra City e United”. Ecco, arriva il momento della scelta. Da una parte la storia, dall’altra il nuovo che avanza. Ma per il piccolo Nico c’è solo un aspetto importante: la propria crescita. E quindi: “Ho scelto il City perché l’allenamento che ho fatto con loro è stato il migliore in assoluto, per distacco”. Una scelta che fa felici alcuni membri della sua famiglia e scontenta qualcun altro: “Io sono cresciuto come tifoso del City, ci sono stato per tutta la vita, fin da quando ero piccolo! La mia famiglia è un po' divisa tra City e United, ma mia madre e mia sorella sono grandi tifose del City, quindi è andato tutto bene”. Nelle giovanili del City O’Reilly si prende presto la scena e negli anni diventa uno dei giocatori di punta di tutta l’Academy. Nel 2021, in pochi mesi, cresce di 10 cm, diventa alto ben 190 cm e trova spazio nell’Under 18 del club. Gioca come trequartista, le sue migliori qualità sono la gestione del pallone e il dribbling. Nel luglio del 2022 firma il suo primo contratto da professionista. Insieme a lui ci sono anche altri dieci giovani talenti del City, tra cui Rico Lewis, più grande di un anno di O’Reilly e altro talento che si sta mettendo in mostra in questa stagione. Nella stagione 2022-23 diventa titolare dell’Under 18 e durante la pausa per il Mondiale in Qatar parte con la prima squadra per una tournée ad Abu Dhabi. Lì nasce il suo grande rapporto con Pep Guardiola. Nell’aprile del 2023 segna due gol meravigliosi che in pochissimo tempo diventano virali sul web. Il primo è un gol di scorpione contro il Middlesbrough, il secondo è un tiro da circa 40 metri che regala al City la vittoria nel derby contro lo United. Pochi giorni più tardi, Guardiola porta O’Reilly in panchina in occasione della sfida di Premier contro il Brighton. Una prima occasione per guardare da vicino il calcio dei ‘grandi’. Per l’esordio però bisognerà aspettare ancora un po’. Nella stagione 2023-24 la sua crescita subisce una brusca frenata a causa di un infortunio che lo ferma a lungo. Al suo rientro riesce però a mettersi nuovamente in mostra con un altro super gol. Questa volta segna quadi da metà campo contro l’Under 23 del Nottingham Forest. Ma è nell’estate del 2024 che arriva la svolta. Parte con la prima squadra per la tournée negli Stati Uniti e lì conquista definitivamente Guardiola. A causa di alcune assenze, Pep arretra di qualche metro O’Reilly, che gioca le amichevoli americane da regista. Segna un gol nella sfida contro il Barcellona e dimostra di essere finalmente pronto per giocare tra i ‘grandi’. Il 10 agosto 2024 arriva l’atteso esordio ufficiale. E per uno strano scherzo del destino è proprio contro il Manchester United. Guardiola lo schiera da titolare, come mezzala, in Community Shield. A vincere è il City, che passa ai rigori contro i Red Devils e alza il primo trofeo della stagione. Dopo la prima partita, O’Reilly esordisce in Champions League contro lo Sparta Praga e trova spazio in Carabao Cup, ma il percorso del City si ferma al quarto turno e per rivederlo in campo bisogna aspettare il 2025. A gennaio, cercando di approfittare del suo scarso minutaggio, il Chelsea fa un tentativo per acquistarlo ma i Citizens fanno muro. All’Etihad non vogliono correre il pericolo di un ‘Cole Palmer bis’. L’11 gennaio torna in campo, questa volta in FA Cup. A sorpresa, nella sfida contro il Salford viene però schierato da difensore. Guardiola ha gli uomini contati in difesa e decide di schierare come centrale il classe 2005, che si mette subito a disposizione della sua squadra e dell’allenatore. Risultato? Gioca una gara di personalità e segna anche un gol, il suo primo da professionista. Una settimana più tardi esordisce in Premier League, contro l’Ipswich, e torna a giocare nella sua posizione naturale, il trequartista. A febbraio è di nuovo protagonista in FA Cup, questa volta contro il Leyton Orient e in un nuovo ruolo: il terzino sinistro. Nessun problema. Anche da laterale mancino gioca una buona gara e a marzo viene nuovamente schierato in quella posizione nel turno successivo della competizione, contro il Plymouth Argyle. Questa volta si supera: segna una doppietta. A fine mese un’altra occasione che sfrutta alla grande, gioca ancora da terzino sinistro in FA Cup, questa volta contro il Bournemouth nei quarti di finale e… serve due assist decisivi. È la sua consacrazione. “Ha giocato davvero bene e ha avuto un buon impatto. Giocherà sicuramente in semifinale”, dichiara Guardiola a fine gara. Poi, prova a fare chiarezza sul suo ruolo: “È un numero 10, non possiamo dimenticarlo. Ma ha ritmo, intelligenza e qualità con la palla. Nell'ultimo terzo di campo ha visione di gioco”. Insomma, conferma che può giocare ovunque. Anche il sito del City è d’accordo. Sulla pagina a lui dedicata c’è scritto “a player able to operate in a number of attacking positions” . Ma ora Pep sembra deciso a farlo giocare da terzino sinistro. Dopo l’esplosione in FA Cup , ad aprile O’Reilly gioca cinque partite da titolare in Premier League, tutte da esterno di difesa. La risposta è più che positiva. Segna due gol, è attento in fase difensiva e quando si spinge in avanti crea diverse occasioni pericolose, aiutando il City a uscire da un periodo difficile e prendendosi la scena a suon di grandi giocate. I tifosi Citizens sono già pazzi di lui, la stampa inglese lo celebra. Ma lui rimane concentrato sul campo, determinato a continuare a crescere e giocare. Sta realizzando il suo sogno. Diventare grande con la maglia del ‘suo’ City. Lui lo ha sempre saputo: cosa c’è meglio dello United? Il Manchester City.

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Emiliano Tomasini