Icardi-Higuain: gol, mercato e destini incrociati

Serie A

Gianluca Maggiacomo

Combo-Icardi-Higuain

Inter-Juventus, big match della 4° giornata di A, sarà anche la sfida tra i numeri 9. In estate i due argentini sono stati i protagonisti di una telenovela di calciomercato, con Maurito che sembrava pronto a prendere il posto del Pipita a Napoli

In estate sembravano sul punto di scambiarsi la maglia. Gonzalo Higuain alla Juve, Mauro Icardi dall’Inter al Napoli ad ereditare il numero 9 appartenuto al Pipita. Due operazioni legate a filo doppio. Poi il mercato ha deciso diversamente. Almeno in parte. L’ex Real Madrid è approdato comunque a Torino. Ma senza che Maurito prendesse il suo posto nello spogliatoio del San Paolo. Porte girevoli. Sogni d’estate: diventati realtà o rimasti solo un desiderio. 

Un mercato fa - Inter-Juventus, big match della 4a giornata, sarà anche la sfida tra questi due attaccanti che hanno movimentato l'estate. I fatti sono noti. Quando Higuain ha deciso di lasciare il Napoli per approdare in bianconero, De Laurentiis, forte dei 90 milioni incassati, ha tentato in tutti i modi di portare Icardi in azzurro perché ritenuto l’unico in grado di non far rimpiangere il Pipita. Contatti ce ne sono stati. Maurito sembrava sul punto di cedere. Si era parlato anche di cifre: 60 milioni più bonus all’Inter e un contratto super per l’argentino. Poi, invece, Icardi ha deciso di non muoversi, facendo saltare un'operazione che sembrava in dirittura d'arrivo.

E ora il campo - Mauro e Gonzalo arrivano al big match di domenica condividendo il tabellino dei marcatori di A. Entrambi hanno segnato 3 gol. E tutti e due sono reduci da una doppietta: Icardi l’ha rifilata al Pescara, il Pipita al Sassuolo. Già, i due gol dell’Adriatico. Due zampate che, assieme alla rete al Palermo, rappresentano tanto per Icardi. Innanzitutto perché gli hanno consentito di toccare quota 50 gol in A con la maglia nerazzurra. E poi perché Maurito prima di stendere il Pescara, non segnava lontano da San Siro dallo scorso 9 aprile (Frosinone-Inter): un’enormità. E Higuain? Nemmeno lui scherza, ci mancherebbe, malgrado Max Allegri gli abbia concesso appena 119 minuti. Il Pipita ha battezzato il suo debutto in bianconero con un gol alla Fiorentina che è valso i tre punti. Poi i due sigilli al Sassuolo. Morale: tre reti in altrettante partite di A nel primo anno a Torino. Come lui solo mostri sacri della storia juventina del calibro John Charles, Roberto Baggio e Totò Schillaci. Numeri che fanno da cornice a una super sfida tra due attaccanti straordinari. Icardi contro Higuain: il meglio che la Serie A possa offrire in quel ruolo. Due che ora, dopo un estate di destini incrociati, valigie fatte e disfatte e porte girevoli, vogliono solo far parlare i gol.