Bentornato a Petagna, l'Higuain dell'Atalanta
Serie AUna rete ogni 60 minuti, media migliore pure dell'argentino della Juve (3 gol su 4 tiri totali verso la porta in 4 presenze, anzi in 180 minuti). Rieccolo il nuovo Bobo Vieri, dopo aver perso cinque chili e ritrovata la grinta del bomber
Cinque chili per tornare a sognare. Quelli persi da Andrea Petagna dal ritiro di quest'estate a oggi, per dimostrare all'Atalanta, a tutti ma soprattutto a se stesso che non era ancora finita la leggenda del nuovo Vieri che si era smarrito. Sembrava disperso, Petagna, dopo le giovanili nel Milan e il girovagare pericoloso. Sampdoria, Latina, Vicenza. Assomiglia a Bobo, dicevano in tanti. Eppure non esplode. Poi un acuto in B con l'Ascoli, 7 gol e il dubbio. E' rinato o ha trovato la sua dimensione? I Percassi e l'Atalanta però fiutano il talento. Lo prendono. Lo consegnano a Gasperini e qui arriva la svolta.
Ci voleva un allenatore per farlo svoltare. Era scritto nella storia del suo cognome. Come suo nonno Francesco, nella Spal degli anni '60, lanciava un giovane Fabio Capello insieme a Reja e Bagnoli, così Gasperini ora ha creduto in lui. Storie di allenatori nel destino di Petagna.
E così scatta qualcosa nella sua testa. Si è fidato del giovane Petagna, Gasp ha fatto esplodere tanti bomber. Milito, Borriello, Pavoletti tra i tanti. E allora, pensa Petagna, perché non può succedere anche a me? Qualcosa nella testa cambia. Migliora in campo ma anche nei dettagli. Dieta rigida. Perde cinque chili e comincia a sudare dietro a Paloschi, ancora a secco, e Pinilla, alle prese con un rapporto non semplice proprio con l'allenatore. E così Gasperini punta su Petagna e il risultato dice: 3 gol su 4 tiri totali verso la porta in 4 presenze, anzi in 180 minuti. Una rete ogni 60 minuti, media migliore pure di Higuain. Rieccolo il nuovo Vieri, anzi, ecco il nuovo Petagna.