Anti-Juve contro. Stavolta senza Higuain e Pjanic

Serie A

Vanni Spinella

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Dopo un'estate in cui i bianconeri hanno sottratto a entrambe i pezzi migliori, Napoli e Roma si contendono ancora una volta il titolo di rivale numero uno della capolista. Senza quei due che in passato hanno deciso tante sfide tra azzurri e giallorossi

Il lato negativo delle clausole rescissorie è che, per quanto alte le si possa fissare, se trovi qualcuno disposto a pagarle non ci puoi fare niente. La scena, simile, si è ripetuta un paio di volte questa estate: la Juventus che bussa alla porta, chiede quant’è, paga il prezzo esposto sul cartellino e se ne torna a casa con il suo nuovo gioiello. Accomunate dal ruolo di semplice spettatore della trattativa, Roma e Napoli non hanno potuto replicare in alcun modo agli addii di Pjanic e Higuain. Democraticamente, la Juve ha scelto di non fare torti a nessuno e con 122 milioni ha preso il meglio da entrambe le anti-Juve.

La questione va oltre il mercato. Perché quei due affari/scippi/traumi estivi hanno creato un legame indissolubile, un triangolo ben poco amoroso in cui ognuna esiste un po’ anche in funzione delle altre. Di conseguenza, se c’è Napoli-Roma, un pensierino alla Juventus lo si rivolge sempre. La Juventus ha contribuito a far sentire vicine Napoli e Roma, nemiche ma sorelle nella comune condizione di squadra depredata; Napoli e Roma aiutano i bianconeri a sentirsi vivi, perché, diciamolo, il campionato della Juve non avrebbe lo stesso sapore senza le sue anti-Juve.

Qualche mese dopo, superato il trauma e rimarginate le ferite, Napoli e Roma sono ancora lì a contendersi quel titolo, quello di anti-Juve, in un duello che nelle ultime stagioni ha visto protagonisti proprio i due grandi assenti di oggi. Sono trascorsi tre anni da quando Pjanic decideva da fermo Roma-Napoli: punizione nel sette e poi rigore, era il 18 ottobre 2013. Un anno dopo (1° novembre 2014) il Napoli restituiva il 2-0 e Higuain apriva le marcature con quello che resta il suo unico gol segnato alla Roma: nella stagione successiva, quella delle 36 reti, solo i giallorossi e il Milan saranno capaci di chiudergli la porta in faccia. Il 4 aprile 2015 tocca ancora a Pjanic mettere la firma (1-0) sul successo della Roma, mentre la sfida del 24 aprile 2016 è quella dell’Higua-sì/Higua-no: nel rush finale l’argentino perde la testa contro l’Udinese e il Napoli lo perde per 4 giornate poi ridotte a 3. Lo sconto gli permette di scendere in campo per la supersfida dell’Olimpico, l’ultima da avversario del giallorosso Pjanic, gara in cui ci si attende il ritorno del bomber furioso e alla fine spunta invece Nainggolan. Ora un nuovo capitolo, senza Pjanic e senza Higuain: "sorelle" in estate, potete stare certi che Napoli e Roma dimenticheranno ogni parentela pur di essere l'unica vera anti-Juve.