Nel primo anticipo dell'ottava giornata i giallorossi piegano gli azzurri che perdono la seconda partita consecutiva. Decidono una doppietta di Dzeko e un gol di Salah. Alla squadra di Sarri non basta la rete di Koulibaly
NAPOLI-ROMA 1-3
43' e 54' Dzeko (R), 58' Koulibaly (N), 86' Salah (R)
La Roma espugna il San Paolo. Dopo 17 mesi il Napoli perde la propria imbattibilità interna. Decisiva una doppietta di Edin Dzeko, che grazie alla sua prima doppietta esterna in questo campionato sale a quota 7 reti. Il primo anticipo dell’ottava giornata di Serie A finisce 1-3. Agli azzurri, scottati dall’infortunio di Milik con la Nazionale, non è bastato il gol di Koulibaly per evitare il secondo ko consecutivo di questo campionato.
Il Napoli era chiamato a riscattare la brutta sconfitta di Bergamo, Gabbiadini a non far rimpiangere l’assenza del polacco. Ma a rovinare i piani azzurri ci ha pensato la Roma, incerottata ma ottimamente messa in campo da Spalletti. I giallorossi che fino a questa partita in trasferta erano riusciti a fare meglio solo di Cagliari e Crotone trovano invece la prima vittoria esterna candidandosi al ruolo di anti-Juve. Dopo questa partita infatti la Roma, squadra contro cui Sarri non è mai riuscito ancora a vincere in carriera, non solo supera il Napoli ma soprattutto si porta a -2 dai bianconeri.
La doppietta di Dzeko, aiutato in entrambi i gol da due disattenzioni di Koulibaly, fa capire quanto l’attaccante bosniaco sia diventato centrale nel progetto giallorosso. A differenza di Gabbiadini, apparso ancora una volta un corpo estraneo rispetto a questo Napoli. Non a caso gli azzurri hanno trovato la rete del momentaneo 2-1 di Koulibaly poco dopo l’uscita dell’ex Samp. La Roma è stata brava a chiudersi in difesa e ripartire con la fisicità di Dzeko e la velocità di Salah che ha messo la parola fine sulla partita con la rete del 3-1. Per il Napoli è notte fonda. Gli azzurri sembrano aver smarrito la brillantezza ma soprattutto la mentalità che li ha sempre contraddistinti. Sarri dopo avere incassato la prima sconfitta al San Paolo della sua gestione deve fare in fretta. Spalletti invece può far festa: la sua Roma sembra aver trovato finalmente la sua dimensione.