Mihajlovic: "Rispetto la Lazio, ma niente sconti"
Serie AL'allenatore del Torino interviene prima del match contro i biancocelesti: "Uno scontro di alta classifica, già questo è un motivo d'orgoglio". Sinisa spera nel sostegno dei tifosi: allo stadio olimpico Grande Torino ci saranno oltre 21mila persone
Sfida ad alta quota cercando di non soffrire di vertigini. Il Torino a caccia del poker di vittorie consecutive affronta allo Stadio Grande Torino la Lazio, al quarto posto in classifica. Una partita speciale per Sinisa Mihajlovic, giocatore biancoceleste per sei stagioni, che contro la sua ex squadra cerca le conferme del buon momento granata. "Ho affetto e rispetto per la Lazio, squadra difficile da affrontare, ma vivo di presente, e domani non faremo sconti", assicura l'allenatore, che spera nel sostegno dei tifosi: tra abbonati e biglietti venduti, allo stadio ci saranno oltre 21 mila persone.
"Dobbiamo giocare con rabbia agonistica" - Un vero e proprio big match in casa Toro. "Uno scontro di alta classifica: già questo è un motivo di orgoglio", osserva Mihajlovic, convinto però che la sua squadra debba ancora migliorare "Dobbiamo giocare con rabbia agonistica, ma senza frenesia, come è successo invece all'inizio della partita di Palermo". Necessario quindi usare la testa che, se mixata con la giusta cattiveria, darebbe come risultato un grande Toro. "Non voglio che si vada in campo solo a combattere - spiega - ma anche che si giochi bene, abbiamo qualità e quantità".
Probabili formazioni - Sarà ancora una volta un Torino che proverà a vincere ogni partita, sfruttando le qualità del secondo miglior attacco della serie A: "Loro dovranno stare attenti a Belotti, ma noi dovremo fare attenzione a Immobile". L'ex non è l'unico a turbare i sogni della difesa granata. "Anderson, Keita e Parolo sono ottimi giocatori...", sottolinea Miha, che non ha ancora deciso chi schierare al fianco di Castan in difesa. Per il resto dovrebbe essere confermata la formazione che ha vinto a Palermo, con Zappacosta ancora preferito a De Silvestri, e in avanti il “trio delle meraviglie”: Iago Falque-Belotti-Ljajic.