Atalanta-Roma, scontri tra tifosi e Polizia

Serie A
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Al termine del match valido per la 13.a giornata di campionato, alcuni tifosi giallorossi hanno lanciato petardi e fumogeni contro le forze dell'ordine cercando di sfondare i cancelli del settore ospiti. La Polizia ha risposto con i lacrimogeni. Cinque i feriti secondo un primo bilancio (4 steward e un agente)

Tensione dentro e fuori lo stadio di Bergamo al termine di Atalanta-Roma. Lanciati petardi, fumogeni e bottiglie all'indirizzo delle forze dell'ordine da parte dei tifosi romanisti rimasti nel settore ospiti e che 
hanno cercato di sfondare i cancelli. La polizia ha risposto al tentativo di sfondamento lanciando fumogeni. Contemporaneamente circa 200 sostenitori nerazzurri si sono avvicinati alla Curva Sud, lungo viale Giulio Cesare, vicino al settore occupato dagli ultras romanisti, ma sono stati tenuti a distanza.

Feriti 4 steward e un poliziotto - Secondo un primo bilancio dell’Ansa, cinque persone sono rimaste ferite in modo lieve. Nessuno dei feriti è comunque grave: sono stati medicati sul posto dal personale del 118. Al termine dei tafferugli, i poliziotti hanno provveduto a identificare circa 500 ultrà della Roma, facendoli scendere dagli autobus fermi nell'area di prefiltraggio all'esterno della curva sud dello stadio.

Città blindata - Proprio per evitare tensioni e incidenti oggi Bergamo si era trasformata in una città "blindata" con una massiccia presenza delle forze dell'ordine. Schierati 450 tra agenti e carabinieri, mentre due elicotteri hanno sorvolato la città e lo stadio dal primo pomeriggio. Secondo le stime in città sarebbero arrivati 1300 tifosi romanisti, molti con pullman, altri in auto e mezzi privati. Qualcuno anche in treno, ma non ci sono stati i convogli speciali degli anni passati. Nel prepartita non si erano registrati problemi di ordine pubblico, ma durante la gara il gioco si era fermato per alcuni istanti per alcuni fumogeni accesi nel settore dei tifosi romanisti, con il capitano della squadra giallorossa Daniele De Rossi che era andato a dire loro di fermarsi.