Benassi: "Mihajlovic ci fa spegnere i telefoni"
Serie AIl centrocampista del Torino al fianco dell'allenatore in conferenze: "Ha messo delle regole, ma le abbiamo accettate perché è giusto così. La Nazionale? Evidentemente mi manca ancora qualcosa"
Ormai è tradizione, da qualche anno. In sala stampa alla vigilia delle partite delle sue squadre, Sinisa Mihajlovic si porta sempre due giocatori al suo fianco. Il giorno prima della gara contro il Chievo di Maran, l’allenatore del Torino ha parlato insieme a Lorenzo De Silvestri e Marco Benassi. E proprio il centrocampista granata è tornato sulla Nazionale maggiore di Ventura che lo conosce bene e lo segue per il futuro: “So che devo lavorare bene ogni giorno e migliorare ancora per essere chiamato in Nazionale. La convocazione - ricorda Benassi - passa comunque da quello che faccio con il Torino: se gioco bene qui, ho possibilità di andare. Ma evidentemente ora manca ancora qualcosa”, ha esordito il centrocampista del Torino.
Archiviato il capitolo azzurro, testa al campionato. E al Chievo, il prossimo avversario. Ripartendo però dalla vittoria di Crotone che non era piaciuta pienamente a Sinisa Mihajlovic: “Abbiamo analizzato i nostri errori, spesso buttavamo la palla avanti invece di avere più pazienza e creare spazi allargando sugli esterni o tirando di più in porta. Dopo il primo tempo - ricorda Benassi - ci siamo resi conto delle nostre difficoltà, nel secondo abbiamo fatto meglio”.
Infine, Benassi racconta le regole interne allo spogliatoio portate da Sinisa Mihajlovic. A cominciare dall’uso degli smartphone: “Dobbiamo spegnerlo quando arriviamo alla Sisport e accenderlo quando andiamo via. E’ giusto, è una questione di rispetto e - conclude il centrocampista del Torino - abbiamo accettato le richieste del nostro allenatore perché ci sembra giusto e non ci cambia la vita usare mezz’ora in più o in meno il cellulare”.