Corvino: "Gonzalo? Non bastano due fumate"
Serie ALa Fiorentina apre le porte dell'allenamento ai tifosi, nessuna contestazione ma solo applausi. Soprattutto per il difensore argentino. Del suo futuro e della trattativa per il rinnovo ha parlato il dg viola: "Se non volevamo trattenerlo, neppure ci saremmo seduti"
Doveva essere il giorno dell’abbraccio dei tifosi, alla fine è stata soltanto una timida carezza. Il Franchi a porte aperte per l’allenamento della Fiorentina in vista del posticipo di domenica sera contro il nuovo Palermo di Corini, ma allo stadio - in un freddo pomeriggio di dicembre - non c’erano più di duecento tifosi. Nessuna contestazione, comunque. Nonostante il momento difficile ed il ko a San Siro contro l’Inter (dopo quello in casa contro il PAOK Salonicco), Firenze ha voluto applaudire la squadra. Chiesto più impegno e cattiveria sì, ma soprattutto ribadito il proprio sostegno. E mentre i probabili titolari della sfida contro il Palermo di domenica sera sono scesi in campo soltanto per la prima parte dell’allenamento per poi proseguire in palestra al centro sportivo, i protagonisti stati gli altri. Quelli ancora in dubbio, quelli in via di recupero o quelli squalificati. Come Gonzalo Rodriguez, acclamatissimo dai tifosi viola.
“Difficile avere un Papa con due fumate” - Il difensore argentino contro i rosanero non ci sarà, colpa di quel rosso discusso contro l’Inter. Ma a Firenze è stata la “sua” settimana, complici anche - e soprattutto - le parole del suo procuratore che hanno chiuso ogni porta al possibile rinnovo di contratto. Non la pensa così il direttore generale della Fiorentina, Pantaleo Corvino, che anche del futuro di Gonzalo Rodriguez ha parlato a margine di un evento a Firenze: “Per me questa è una trattativa. Quando uno si siede per arrivare ad un accordo significa che uno vuole rimanere e l'altro lo vuol far rimanere. Poi è la trattativa a far capire quanto uno vuole rimanere e, viceversa, quanto lo vogliamo tenere. Non è possibile trovare un accordo immediato - precisa Corvino - soprattutto quando uno dice che vuole una cifra fissa. Quando si elegge un Papa si elegge una persona importante e chi lo elegge è altrettanto importante. E’ difficile avere un Papa alla seconda fumata del Conclave. Una trattativa - conclude il dg della Fiorentina - ha bisogno del suo tempo”.