Corini: "Zamparini carico, salvarsi è possibile"
Serie AIl nuovo allenatore del Palermo si presenta in conferenza stampa: "Il presidente ha tante motivazioni, quelle che servono in questi momenti. Al Chievo ci salvammo dopo cinque sconfitte consecutive, so cosa serve adesso alla squadra"
Eccolo, Eugenio Corini. Primo giorno da allenatore del Palermo, inizia la sua nuova avventura sulla panchina rosanero (dopo essere stato protagonista in campo per anni): “Il momento, vista la situazione di classifica, è delicato. Sono tornato qui perché sento l’energia e la forza per fare bene”, si è presentato così in conferenza stampa il “Genio”, come lo chiamavano i tifosi, dopo aver diretto il primo allenamento. “Voglio salutare De Zerbi che ha certamente fatto un lavoro importante qui, purtroppo non sono arrivati i risultati sul campo. Ma farà bene nella sua carriera”, sostiene Corini salutando il collega esonerato dopo la sconfitta ai rigori contro lo Spezia in Coppa Italia.
“Spinta emotiva” - “Dobbiamo avere la forza per rimanere in Serie A, io, il mio staff ed i miei giocatori dobbiamo dare il massimo per raggiungere questo obiettivo. Ritrovare l’alchimia con la nostra gente - prosegue il nuovo allenatore del Palermo - è fondamentale, raggiungere la salvezza in questo momento sembra difficile ma tutti insieme possiamo farcela. Ai ragazzi ho voluto dare una spinta emotiva per cambiare l’inerzia del momento, siamo in una città di mare e per adesso dobbiamo nuotare sott’acqua e lavorare”, ha detto Eugenio Corini. Sicuro, fiducioso: “Sono convinto che la squadra abbia le qualità per poter raggiungere il nostro obiettivo, la salvezza. Un traguardo importante e difficile”.
“Palermo per me più di una squadra” - Nel giorno della sua presentazione, Corini parla anche del rapporto con i colori rosanero: “Quando mi si parla di Palermo, per me è qualcosa di più di una squadra. Ringrazio il presidenze Zamparini per avermi chiamato, ho accettato senza saper cosa potesse veni fuori. Mi ha fatto piacere, l’ho sentito molto carico. Ha le motivazioni che servono per salvarsi. Dobbiamo unirci e stringerci vicini, siamo tutti una famiglia. E in una famiglia ci sono momenti belli ed altri meno belli. Dobbiamo trovare noi la scintilla per trascinare tutto l’ambiente verso il nostro traguardo, dobbiamo unirci per raggiungere la salvezza. Abbiamo davanti delle partite che sono determinanti, dobbiamo assolutamente - prosegue Corini - pensare a questo e concentrarci. Voglio dei calciatori che siano convinti di potercela fare, ancor prima di fare la 'battaglia' in campo”, sottolinea il nuovo allenatore del Palermo.
“Rinnovo con la salvezza” - Parla anche dei dettagli del contratto firmato con i rosanero Eugenio Corini: “Fino alla fine dell’anno, ci sarà un eventuale rinnovo solo a salvezza ottenuta. Non ho voluto chiedere altro. Voglio vivere questa avventura dando il meglio di me, perchè io so cosa è in grado di dare Palermo”, risponde il nuovo allenatore. Che poi torna su Maurizio Zamparini: “Sa cosa penso, il nostro è un rapporto franco e diretto: fermarsi a quello che è stato nel passato non serve. Bisogna andare avanti, questo è un altro capitolo. Anche io con il Palermo - racconta Corini - ho vissuto momenti difficili, ma ne siamo venuti sempre a capo”. Un commento anche sulla possibile partenza di Faggiano: “Se il nostro direttore andrà via sarò molto dispiaciuto, io non conosco profondamente la situazione e non c’è stato tempo per approfondire discorsi legati al mercato. Io devo solo pensare a preparare la squadra in vista della trasferta di Firenze”, chiude secco Corini.
“Noi come il Chievo” - Infine, il nuovo allenatore del Palermo traccia un paragone con la sua precedente avventura: “Quella squadra veniva da cinque sconfitte consecutive e poi ci salvammo bene. L’anno dopo sono tornato dopo 15 giornate, ma avevo già lavorato con i ragazzi. Io - conclude Corini - in questo momento so come si sentono i rosanero, noi dobbiamo avere la forza di creare un gioco efficace, un gioco che consenta a tutti di esprimersi al meglio”.