L’allenatore del Pescara non nasconde l’importanza della partita di domenica contro il Cagliari e manda un messaggio chiaro alla sua squadra: "Non mi interessa la prestazione, voglio vedere undici cani in campo"
Una partita importante. Decisiva forse no, ma Massimo Oddo non nasconde che quella di domani contro il Cagliari all’Adriatico sarà una sfida delicata. In palio tre punti preziosi, l’occasione – dopo le (quasi) proibitive trasferta contro Juventus e Roma – di provare a fermare l’emorragia di sconfitte consecutive e provare a dare una svolta alla stagione del Pescara. “Non sarà la partita della salvezza, ma sicuramente è una gara importante. Andare in campo con la pressione di vincere non porta mai a buone cose, quindi noi dobbiamo solo pensare a fare il nostro meglio”, spiega Massimo Oddo in conferenza stampa alla vigilia dell’impegno contro il Cagliari. Una gara che l’allenatore del Pescara teme tantissimo: “Primo messaggio, non perdere. Questo ho ripetuto alla mia squadra e poi ho detto loro che quella contro il Cagliari è la partita più difficile che ci potesse capitare sia per le caratteristiche nostre che loro. La forza del Pescara deve essere quella di sapere quali sono i nostri limiti, i pregi dell’avversario e cercare di sfruttare al meglio le nostre occasioni. Domani, sinceramente, della prestazione non mi interessa nulla, in campo devono andare undici cani. E intendo 11 giocatori affamati, con la bava alla bocca per raggiungere un obiettivo".
Messaggio chiaro, Massimo Oddo prova a scuotere il suo Pescara. L’allenatore prosegue nel presentare la sfida con il Cagliari: “Mettiamoci in testa che non siamo retrocessi, ci sono quattro squadre che hanno difficoltà simili alle nostre, che lottano come noi per salvarsi. Noi non stiamo attraversando un momento facile, ma dobbiamo fare di tutto per invertire la rotta. La nostra forza lo scorso anno è stato il gruppo, la nostra compattezza è stata il segreto che ci ha fatto fare un grande campionato. Dopo la brutta sconfitta in Coppa Italia contro l’Atalanta mi sono arrabbiato perché ho visto che magari non tutti hanno dato il 100%. I calciatori, anche chi gioca meno, devono sfruttare ogni occasione rispondendo con i fatti. Tutto quello che io faccio, lo faccio mettendoci il massimo dell’impegno e mi aspetto che tutti i calciatori facciano lo stesso. Ovviamente so benissimo che in questo momenti i ragazzi non possono essere del tutto sereni visto il momento”.