Lazio, Keita recuperato e disponibile per la Samp

Serie A
Keita Balde, attaccante della Lazio (Getty)
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Allenamento mattutino per Biglia e compagni, i biancocelesti preparano la sfida di sabato sera a Marassi. L'allenatore ritrova il suo attaccante dopo i problemi al ginocchio dei giorni scorsi. Parla Lombardi: "Inzaghi mi ha dato tanto e mi ha trasformato. Abbiamo un grande rapporto"   

Continua la marcia di avvicinamento alla prossima partita di Serie A, che vedrà a Lazio di Simone Inzaghi affrontare la Sampdoria a Marassi. I biancocelesti hanno l’obiettivo di cancellare la sconfitta nel derby e di riprendere il cammino interrotto proprio dalla gara contro la Roma. Anche quest’oggi la squadra si è allenata sul campo Mirko Fersini al Centro Sportivo di Formello; una seduta mattutina iniziata alle 11 durante la quale i calciatori sono stati divisi in due gruppi dopo aver svolto un iniziale lavoro a secco con il prof. Rupert (composto da stretching e da riscaldamento); come si legge sul sito ufficiale del club, alcuni hanno poi svolto un torello con tre giocatori all’interno del cerchio e successivamente hanno effettuato un’ampia fase tattica in vista della sfida contro la squadra blucerchiata.

Infine, la seduta d’allenamento si è conclusa con una partitella 11 contro 11 a campo ridotto. Buone notizie per l’allenatore arrivano anche dall’infermeria: Keita Balde Diao, infatti, è pienamente recuperato dopo i problemi fisici dei giorni scorsi; l’attaccante ha svolto l’intera seduta con i compagni e sarà a disposizione di Inzaghi per la sfida di sabato sera. Passando poi alle parole, l’attaccante classe 1995 Cristiano Lombardi ha parlato del suo amore per la Lazio ai microfoni di Lazio Style Channel: "La mia lazialità - ha dichiarato il giocatore - nasce da bambino, quando è tutto più bello e ti preoccupi soltanto di vedere la partita. Il biancoceleste mi appartiene da sempre e sono innamorato di questa maglia. Ho iniziato a giocare a Siena, in una società professionistica che per me è stata un’esperienza positiva. Ero nei Giovanissimi mi sono trovato bene con i compagni e in città; nonostante questo, però, ho preferito andare via a 14 anni perché non volevo stare lontano da casa".

"La Lazio mi seguiva da due anni ed ero pronto per questa sfida - continua - per me era un’avventura perché i primi anni tutti i giorni dovevo andare al Gentili da Viterbo. E poi ho conosciuto mister Inzaghi: il mio percorso è iniziato con lui, ero in pre-ritiro estivo e arrivai in prova negli Allievi; durante i primi giorni ero timoroso perché non sapevo se sarei rimasto. Se fossi stato bocciato, mi sarei probabilmente pentito di aver lasciato il Siena. Inzaghi però da subito è stato schietto: mi disse di non preoccuparmi perché facevo parte della Lazio. E’ un allenatore che mi ha dato tanto, mi ha preso quando ero un bambino e con lui ho espresso il mio miglior calcio. Giocando con lui mi sono trasformato, conosce le mie caratteristiche e le sa sfruttare. Posso solo ringraziarlo perché mi sembra tutto fantastico tra campo e panchina. Abbiamo un grande rapporto".