Nicchi: "Gli arbitri? Prima cambiamo altro"
Serie AIl presidente dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri) ha replicato alle parole di Berlusconi, che aveva dato la sua ricetta su come colmare il gap dalla Juve. Sulla Var: "Siamo in fase sperimentale, aspettiamo a dare giudizi"
«Berlusconi? Le battute ci stanno, ma prima di cambiare gli arbitri ci sono da cambiare tante altre cose. Di sicuro quello che funzionano sono gli arbitri, mentre tutto il resto deve essere messo a posto». Il presidente dell’Associazione arbitri Marcello Nicchi ai microfoni di Sky Sport24 ha replicato alle parole del presidente del Milan che, a margine del brindisi di Natale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, aveva dato alle altre squadre la sua ricetta su come colmare il gap dalla Juventus. Inevitabile parlare poi della Var, la video assistant referees.
Le aspettative - "Dal punto di vista generale, ci sono grandi attese da parte di tutti noi: tutto quello che aiuta fa bene al sistema. Siamo in fase sperimentale e gli esperimenti vanno completati, prima di dare giudizi. La terna arbitrale italiana - ha aggiunto Nicchi - si distingue a livello mondiale, non a caso la nostra Federazione diventa sempre una Federazione campione, quando si sperimentano nuove cose. Ho chiesto che a fare la sperimentazione fossero gli arbitri di Serie A, che sono bravi, esperti e aggiornati, perchè l'arbitro deve essere aggiornato di settimana in settimana".
Fase di sperimentazione - "Quello che abbiamo fatto finora è molto positivo dal punto di vista dell'applicazione. Adesso bisogna aspettare dei protocolli definitivi. Il campo d'azione della Var è abbastanza limitato, oggi sperimentiamo su alcune cose, poi si deciderà. Qualcosa di positivo arriverà".
Fine degli addizionali? Che fine faranno gli addizionali? Il presidente Nicchi risponde così: "Erano stati istituiti per il gol-non-gol, adesso c’è una tecnologia senza ombra di dubbio. Per noi sono stati utilissimi per far fare esperienza ai giovani. E' evidente che, se la Var parte, credo che gli addizionali non avranno più senso".