Il proprietario della Sino Europe Sports, Yonghong Li, esce allo scoperto sulla trattativa per l’acquisizione del Milan: "Il closing si farà, abbiamo raccolto capitali in esubero. Autorizzazione, mercato e nomi investitori: vi dico tutto"
Closing sì! - Il closing si farà, parola di Yonghong Li. Il Presidente della Sino Europe Sports e grande mente dell’operazione che dovrebbe portare il Milan in mano ai cinesi, parla così in un’intervista rilasciata all’Ansa in cui prova a chiarire molti dei temi riguardante l’acquisizione del club rossonero: "Mi dispiace per i tifosi che avrebbero legittimamente fretta che la cessione si concludesse ma in fondo è giusto così, questa finale è stata conquistata dall'attuale gestione ed è corretto che siano loro a viverla e, speriamo, a vincerla. Da parte nostra, abbiamo deciso di dare il nostro contributo aderendo alla proposta del Milan di elargire un premio in caso di vittoria, che sarebbe un ulteriore stimolo per SES per tenere alta l'asticella. La nostra ambizione è infatti continuare la storia di successi del Milan. E ci auguriamo che Silvio Berlusconi, da Presidente Onorario, possa in futuro alzare altri trofei".
Questione autorizzazioni – Tema caldo, quello delle mancate autorizzazioni. Ritardo che Yonghong Li spiega così: "In Cina, ogni investimento verso Paesi esteri è soggetto all'approvazione dell'autorità regolatoria cinese. Di recente, l'autorità ha annunciato nuove misure di controllo nei confronti degli investimenti verso l'estero, e questo riguarda anche le operazioni annunciate prima che tale accordo fosse reso pubblico, come nel caso dell'acquisizione del Milan da parte di SES. Il team di SES sta lavorando al percorso autorizzativo previsto dalle nuove regole, ma in generale tutte le richieste di autorizzazione pendenti, non solo la nostra, sono soggette alle stesse misure".
Capitali in esubero e piano B – Il presidente della Sino Europe Sport allontana qualsiasi dubbio sulla raccolta di capitali, da molti messa in discussione: "Per la verità SES ha raccolto una quantità di capitali superiore rispetto all'importo dell'investimento; la disponibilità di tali fondi è soggetta al completamento della procedura prevista dal regolatore. SES è impegnata anche nella continua rivalutazione e ottimizzazione della propria base di investitori, in base alle nuove normative previste dalle autorità cinesi”. Yonghong Lì parla anche dell’eventualità che le autorizzazioni non vengano concesse: “In questa fase siamo fiduciosi che le autorizzazioni saranno concesse in tempo per consentire il closing entro la data concordata con Fininvest, quindi preferiremmo non entrare in dettagli riguardo al Piano B, che, in ogni caso, è pienamente rispettoso del quadro normativo in vigore. Si, la seconda tranche è stata versata direttamente da una società interamente controllata da SES. Closing a rate? La possibilità non è né contemplata nell'accordo con Fininvest, né attualmente prevista dalle parti".
La struttura di SES – Yonghong Li prosegue: "SES è un fondo e come tale è gestito professionalmente dalla società di gestione. Il cda del Milan sarà composto da rappresentanti degli investitori e da membri indipendenti, con l'unico scopo di supportare una gestione ottimale del Milan, al fine di ottenere i migliori risultati sia per gli investitori, sia per la squadra. Le mie competenze in ambito sportivo non sono così rilevanti. Ribadisco che la gestione della società sarà affidata al cda e al management del Milan, che è stato e continuerà ad essere selezionato tra i migliori professionisti sul mercato. SES di proprietà di Berlusconi? Si tratta di una notizia completamente infondata. Il riciclaggio di denaro è un crimine perseguito penalmente sia in Italia che in Cina. L'operazione sul Milan e'effettuata con capitali di investitori cinesi (fosse altrimenti, peraltro, non avremmo tutti i problemi di autorizzazioni che ci stanno rallentando) ed è totalmente conforme alle leggi locali e internazionali. SES ha il pieno rispetto nei confronti di Silvio Berlusconi nel ruolo di controparte di questa transazione".
Investitori 'segreti' – Yonghong Li rivela poi le ragioni per cui non sono ancora stati svelati i nome degli investitori presente nel consorzio cinese pronto a rilevare il Milan: "Nomi? Purtroppo, non potremo dare ulteriori informazioni su questo tema fino al closing e ciò anche in considerazione che tale disclosure anticipata potrebbe complicare il già delicato processo per l'ottenimento delle autorizzazioni necessarie al completamento dell'operazione stessa. Inoltre, SES ha assunto obblighi di confidenzialità nei confronti di molti degli investitori e l'impegno di alcuni di essi è subordinato all'ottenimento delle autorizzazioni governative. Per tutti questi motivi, siamo tenuti a comunicare la compagine definitiva non prima del closing. Ad ogni modo, in conformità a quanto previsto dagli accordi, abbiamo fornito alla Fininvest in via riservata l'elenco degli investitori e la aggiorniamo costantemente sull'evoluzione della procedura di approvazione".
Capitolo mercato – Tema affrontato da Yonghong Li è anche quello del mercato: "Il mercato di gennaio dovrà essere effettuato a saldo zero. Questa è stata la volontà congiunta di Fininvest e SES. Adriano Galliani gestirà il mercato rispettando i parametri dell'accordo e, dunque, ogni operazione dovrà essere approvata da SES. gli accordi con Fininvest prevedono che le perdite registrate dal Milan a partire dallo scorso mese di luglio facciano carico a SES; questo è uno dei principali motivi che giustificano gli obblighi di condivisione delle decisioni che implicano delle spese da parte del Milan. gli oneri della gestione della società resteranno a carico di SES dopo il closing, e quindi non possiamo non avere voce in capitolo su tutti gli argomenti di spesa. D'altra parte, anche a prescindere da questo non irrilevante aspetto, ogni operazione eseguita durante il periodo intercorrente tra la firma del contratto preliminare e il closing condizionerà a tutti gli effetti i futuri proprietari del Milan, sia in termini di costi futuri, sia in termini di strategia. È prassi comune che in ogni acquisizione gli accordi contrattuali garantiscano al compratore una forma di controllo su tutte le operazioni effettuate dal venditore tra la firma del contratto e il closing".