
Grandi aspettative disattese, crolli inspiegabili di quelli che erano certezze: la pausa del campionato ci permette di dare le prime pagelle e bocciare i flop di questa prima parte della stagione. Eccoli schierati in un 4-3-3 da incubo -

STORARI. Quarantadue gol subiti in 18 partite: quella del Cagliari è la peggior difesa non solo della Serie A ma anche d’Europa, considerando i 5 maggiori campionati. L'ex-vice-Buffon (presente in 15 occasioni) non è esente da colpe: papere, cartellini (espulso contro il Bologna), goleade a pioggia. Per ben tre volte ha incassato 5 gol (contro Fiorentina, Torino e Napoli), 4 sia contro la Lazio che contro la Juventus. Ci si aspettava di più da uno della sua esperienza -

GOLDANIGA. Stagione da brividi anche per il Palermo, con il giovane centrale classe ’93 che sta pagando in prima persona. Un gol realizzato, ma anche tanti cartellini (6) e una media-voto bassissima. Quanto pesa, poi, l’errore dal dischetto contro lo Spezia che, di fatto, ha eliminato i rosanero dalla Coppa Italia -

MURILLO. L’avevamo ammirato nella scorsa stagione quando al fianco di Miranda costituiva una coppia di grande affidabilità. Con il calo del brasiliano, che spesso si salva grazie alla maggiore esperienza, è crollato nelle prestazioni e nella media-voto. Insicuro e pasticcione, tanto da non essere più un intoccabile -

GONZALO RODRIGUEZ. Che fine ha fatto il capitano viola sicuro di sé e sempre pronto a combattere? Una delusione per i tanti fantallenatori che puntavano anche sui gol che ha sempre assicurato (ancora a quota 0 quest’anno). La questione del contratto in scadenza (che probabilmente l’argentino non rinnoverà) non aiuta a tenere alta la concentrazione -

JUAN JESUS. Da anni ormai si parla delle indiscutibili doti del brasiliano: gran fisico, ottima corsa e reattività. Peccato che puntualmente finisca per fare flop. Con il passaggio alla Roma qualcuno pensava che avremmo visto un giocatore nuovo, ma in realtà gli svarioni sono gli stessi di quando vestiva la maglia nerazzurra -

GIACCHERINI. Dopo l’Europeo da protagonista, con cui aveva coronato la grande stagione al Bologna, sembrava pronto per dare il meglio entrando a far parte dell’orchestra di Sarri. Per lui, invece, tanta panchina e pochissime giocate degne di nota -

AQUILANI. Tornato in Italia in cerca di riscatto, non si è preso il Pescara come tutti immaginavano. Tanto che, alla fine, in molte occasioni Oddo ha rinunciato alla sua esperienza facendolo partire dalla panchina. Finale “in crescendo”: rosso nello scontro diretto con il Crotone , mancata convocazione per scelta tecnica nell’ultima giornata. A gennaio sarà già divorzio, come ha fatto sapere il club con un comunicato ufficiale -

JOSE’ SOSA. “Inspiegabile” colpo rossonero nel mercato estivo: tutti si aspettavano il grande nome e Galliani presentò lui, pagandolo 7,5 milioni. Montella l’ha provato davanti alla difesa e come mezzala, ma senza ricevere mai segnali incoraggianti -

GILARDINO. Doveva costituire, con Maccarone, la coppia di bomber d’esperienza dal gol assicurato. Per 8 gare di fila, invece, l’Empoli è rimasto a secco. Alla fine si è risvegliato “Big Mac”, mentre lui è ancora a quota 0, condizione a cui non era abituato, dopo 188 gol in Serie A -

GABBIADINI. Un gol decisivo prima delle vacanze, ma non abbastanza per salvare una stagione fin qui deludente. L’infortunio di Milik gli aveva spalancato le porte del posto fisso: in attacco doveva essere lui ad assicurare i gol da “9 d’area” dopo il crac del polacco. Ha dimostrato che probabilmente quello non è il suo ruolo; non lo ha di certo aiutato il fatto che appena è stato messo al centro dell’attacco Mertens (un altro che nasce ala) il belga si è scatenato… -

GABIGOL. L’attesissimo, oltre che costoso, regalo della nuova proprietà cinese ai tifosi interisti non è stato quasi nemmeno scartato. L’etichetta di “pacco” è pronta per essere attaccata. De Boer gli ha concesso pochissimi minuti, chiedendo pazienza a lui e ai tifosi; Pioli non ha cambiato di molto le cose. A gennaio l’addio? -