In un'intervista esclusiva a Sky Sport, l'allenatore racconta come nasce il suo rapporto speciale con il club nerazzurro: "Mio padre tifava per l'Inter, è stata la mia prima passione, adesso il desiderio di far parte di questa squadra è finalmente realtà"
Pioli e l’Inter, due strade che erano destinate a incontrarsi. Due destini che si sono soltanto sfiorati in passato, fino al matrimonio decisivo in questa stagione. L’allenatore nerazzurro, in un’intervista esclusiva a Sky Sport, racconta come il sogno di allenare l’Inter si sia potuto realizzare.
Il momento giusto - "Allenare l’Inter non è una cosa da tutti, penso però di esserci arrivato nel momento giusto della mia carriera. Ho dovuto fare esperienza, adesso mi sento pronto e preparato per una squadra così – spiega Pioli – L’Inter è una grande società, sta attraversando un momento delicato, quindi bisogna lavorare 24 ore al giorno".
Il primo incontro - "Ero molto positivo dopo il primo confronto con la proprietà cinese, ero stato chiaro con quelle che erano le mie idee, le mie ambizioni e i miei propositi, anche se ammetto che c’è stata un po’ d’ansia prima della telefonata decisiva – racconta l’allenatore dell’Inter, ripercorrendo col pensiero quei famosi “provini” per conquistare la panchina nerazzurra – Mio padre tifava per l’Inter, da ragazzino la prima partita che ho visto è stata Bologna-Inter, quindi la mia prima passione è stata quella nerazzurra. L’Inter l’ho sfiorata da calciatore, dovevo andare a giocare all’Inter, tuttavia poi sono finito alla Juventus. Ma adesso il mio desiderio di far parte dell’Inter si è realizzato".
Il rapporto con Icardi – Pioli è entusiasta del suo rapporto con il capitano dell'Inter: "Icardi è una bellissima persona, è un esempio per tutti, un grande professionista. La proprietà è molto presente, ci sostiene sempre in ogni sforzo, c’è uno scambio continuo di opinioni e il rapporto si sta consolidando. Uscire dall’Europa League è stata una vera delusione, la situazione era già compromessa, ma in Israele ci abbiamo messo del nostro… Fare bene in Europa è importante per il futuro dell’Inter. Arrivare in Champions? Per riuscirci bisogna pensare una partita alla volta, servono tanti punti per riuscirci".
Il mercato di riparazione – "Nel mercato di gennaio proveremo a trovare giocatori con caratteristiche che ci mancano, per vedere se possiamo rimediare ad alcune lacune. Dobbiamo ridurre il numero dei calciatori in rosa per fare crescere chi resta. Banega? A me piacciono i giocatori tecnici, lui rientra tra questi, da lui ci aspettiamo molto perché ha qualità, fino ad ora gli è mancata continuità. Un allenatore che mi ha stupito? Sarri. Un calciatore decisivo? Direi Higuain", conclude Pioli.