Col Cagliari ci pensa il colombiano, in gol su azione dopo 110 giorni. Prima lo stop, ora di nuovo il sorriso. Con un "calcio" alle voci di mercato: "Sto bene, resto qui. Non sono andato via quando andavamo male, figurati adesso..."
E alla fine arriva Bacca. Ci pensa lui. Con tanto di "finalmente" dei tifosi rossoneri. Perché il colombiano non segnava su azione dal 20 settembre 2016, contro la Lazio (vittoria per 2-0). 110 giorni d'astinenza quindi. Centodieci eh, mica pochi per un bomber come lui. Uno che in che al Siviglia, in stagione, è arrivato anche a 28 (più un paio di Europa League, dettagli).
He's back, un calcio al mercato - Guizzo col Cagliari però, rete in extremis per tornare a sorridere. Pardon, a segnare. Mettendo a tacere quelle voci di mercato di cui tanto si è parlato: "Andare via? Non l'ho fatto quando la squadra andava male, ora che stiamo andando meglio rimango qui!". Precisazioni: "Sono contento, sia per me che per la mia famiglia. Lavoro giorno dopo giorno per la squadra, è sicuro che resto". Un commento che non lascia spazio a equivoci, arrivato a fine partita su Sky Sport: "Mercato? Sono in una big, sono felice". Così parlò Bacca. E pure l'agente Sergio Barila, anche lui sicuro: "E' venuto a Milano per vincere, vuole conquistare altri trofei dopo la Supercoppa". Più chiaro di così non si può.
Montella entusiasta - Inizio di stagione a due volti per l'attaccante: "bene bene" all'inizio con una tripletta al Torino dell'ex Miha, per dirla alla Strama. Meglio ancora nelle prime 7 giornate, sei gol (l'ultimo dell'anno al Sassuolo su rigore, era il 2 ottobre 2016). E pensare che in estate doveva andare al West Ham. Intrecci di mercato. Poi l'astinenza, il mal di reti. Quei 30 giorni di lavoro differenziato per un problema fisico. Infine, il sorriso di Doha e la Supercoppa vinta ai rigori con la Juve, per chiudere una stagione iniziata benissimo. Montella "contento, felice". Entusiasta per aver ritrovato il suo bomber. Uno che l'anno scorso ha segnato 18 reti in 38 partite (più altre 2 in Coppa Italia), Oggi è a 7 in 15 presenze: "Probabilmente eravamo più tristi noi di lui, è sempre stato molto tranquillo. So che vive per il gol". E continuerà a farlo, nonostante un Lapadula sempre sul pezzo (4 reti per lui). Obiettivo Europa.
Non mollare mai - Bacca, però, continua a tenere duro. Non molla, mai lo farà. Non l'ha fatto per tutto questo tempo, senza gol, lavorando a denti stretti per ritrovare la forma. E la sua storia insegna: da piccolo lavora insieme al papà come pescatore, a 20 anni vende i biglietti sull'autobus giocando a calcio nel tempo libero. A 23, infine, gioca la sua prima partita da professionista col Junior Barranquilla. E' titolare, segna due gol. Da lì non ha più smesso.