Smaltita la delusione per l'eliminazione in Tim Cup, i granata tornano a lavorare in vista della prossima di Serie A, ancora contro il Milan. La situazione di Castan sarà rivalutata tra una settimana, mentre Iago Falque si è allenatoa ancora a parte dopo la contusione al tallone
Tim Cup amara per il Torino, rimontato nel secondo tempo 2-1 dal Milan e di conseguenza eliminato dalla Coppa. Messo da parte l’ottavo di finale, però, è già tempo per i granata di preparare la prossima sfida di campionato, ancora una volta contro i rossoneri. Si giocherà lunedì sera, questa volta all’Olimpico. Una gara cruciale per le ambizioni europee dei ragazzi di Mihajlovic.
Di nuovo in campo - Allenamento di rifinitura nella mattinata di venerdì alla Sisport: “Seduta defaticante per i calciatori reduci dalla partita di coppa Italia, allenamento tecnico tattico – con partita a tempo e campo ridotti – per gli altri elementi a disposizione”, si legge sul sito ufficiale granata.
Punto infortunati - “Per quanto concerne il bollettino medico, gli accertamenti diagnostici eseguiti su Castan hanno evidenziato una sofferenza al muscolo bicipite femorale della coscia sinistra la cui entità necessita di ulteriore valutazione nell’arco di tempo di una settimana. Iago Falque, post contusione al tallone, ha svolto un programma specifico di lavoro. Il Torino tornerà in campo domani: allenamento tecnico-tattico pomeridiano, alla Sisport, a porte chiuse”.
I dubbi di Mihajlovic - Ai granata, ora, serve una scossa. Troppo altalenanti - seppur ottimi, visto il passato del club - i risultati in questa stagione. E l’allenatore serbo esige mentalità: “Ci tenevamo davvero molto ad andare avanti in questa competizione - ha detto dopo la gara di Coppa contro il Milan - e ci dispiace molto perché in tre minuti abbiamo rovinato tutto quello che di buono avevamo fatto. Ci è mancata un po' di personalità, quando siamo andati in svantaggio abbiamo ricominciato a giocare. Cosa manca per fare il salto di qualità? Guardando la partita di oggi direi un po' di personalità e la capacità di gestire le gare in alcune occasioni. Se fosse un problema fisico non avremmo ricominciato a giocare sul 2-1, dunque è evidentemente un problema di testa”.