Mihajlovic: "Non siamo morti e lo dimostreremo"
Serie AL'allenatore del Toro ritrova ancora una volta la squadra che ha allenato nella scorsa stagione e si augura che (dopo due sconfitte) i suoi ragazzi possano raccogliere qualche punto: "Conosciamo pregi e difetti del Milan e cercheremo di sfruttarli: ci vogliono lucidità e la giusta preparazione"
Seconda sfida al Milan in pochi giorni, a differenza della gara di Coppa Italia - persa dai granata per 1-2 - il Torino vuole dimostrare di poter strappare punti alla squadra di Montella. Queste le speranze dell’ex Sinica Mihajlovic, che questa volta affronterà i rossoneri in casa sua. All’Olimpico la formazione piemontese (ora a 29 punti in classifica) vuole inoltre vendicare la sconfitta della prima giornata di campionato per iniziare il girone di ritorno nel modo migliore. Così nella conferenza stampa della vigilia l’allenatore granata fa parlato dell’avversario e delle condizioni dei suoi ragazzi.
"Sappiamo cosa dobbiamo fare" - "Non siamo morti e lo dimostreremo domani - ha detto Mihajlovic - spero che i ragazzi abbiano capito che cosa si deve fare. Abbiamo perso due partite contro il Milan e spero che ci sia voglia di rivincita. Sarà una partita difficile ma vogliamo vincere per rilanciarci. Dobbiamo crescere molto, il girone di andata lo ha dimostrato, dobbiamo smetterla di buttare all'aria punti preziosi e vincere qualche scontro diretto in più. Conosciamo pregi e difetti del Milan e cercheremo di sfruttarli: ci vogliono lucidità e la giusta preparazione. Ogni giocatore sa quello che deve fare, in campo non dovremo solo difenderci".
Le condizioni della squadra - "Castan ha un’elongazione da valutare ma mi hanno detto che dovrà stare fuori una ventina di giorni, vedremo. Iago si è ripreso e deciderò se utilizzarlo. La squadra sta bene e i dati, i chilometri percorsi e l’intensità lo dimostrano, quindi non è un problema fisico. Il Milan ha una panchina migliore? Non guardo le altre squadre. Tutte quelle che stanno davanti in classifica sono più attrezzate di noi tranne l'Atalanta. Sono sicuro che chi entrerà in campo darà comunque il massimo. Non esiste la stanchezza, tutti stanno bene e si allenano bene. Non si può allenare la personalità, gli attributi non si comprano al mercato. Ci si allena e si deve mettere in campo quello che si ha. Dobbiamo gestire meglio certe situazioni".
Iturbe e Carlao - "Ci sta che il Milan possa metterci in difficoltà ma non dobbiamo farci prendere dall'ansia e dalla paura. Abbiamo giocatori di qualità e esperienza. Mercato? La società sa che cosa deve fare, ma noi dobbiamo essere bravi a restare attaccati al carro così invogliamo i dirigenti a investire ancora. Fino a quando è stato in campo Iturbe ha fatto quello che doveva, due anni fa era forte poi si è perso, lo aiuterò come faccio con tutti gli altri, poi sta a lui fare quello che deve. Carlao è un giocatore d’esperienza e può darci una mano. Stiamo lavorando con lui individualmente per fargli capire che cosa io voglio dai difensori centrali, ci vorrà un po' di tempo".
Niente turnover - "Giovedì sera volevo mandare in campo i migliori giocatori che avevo, ho fatto giocare chi ha giocato di più e ho scelto di non fare turnover anche perché quando l'ho fatto non tutti si sono dimostrati all’altezza. Volevamo passare il turno e ho mandato in campo chi mi dava più garanzie. Chi giocherà tra Obi e Baselli? Giocheranno insieme", conclude Mihajlovic.