A tutto Sabatini: "Che trattativa per Rabiot!"

Serie A
Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma (Getty)
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L'ex ds giallorosso è tornato a parlare delle vicende più curiose vissute durante i suoi anni a Roma; da Pjanic e Nainggolan a Rabiot ("Mi infuriai con la madre"), fino a Gervinho: "Non volevo prenderlo, con l'Arsenal ho fatto una trattativa giocando spudoratamente al ribasso"

Nei mesi scorsi ha lasciato la Roma e il calcio (che gli manca), oggi Walter Sabatini - in attesa di tornare a lavorare nel suo mondo - torna a parlare della sua avventura in giallorosso. Tra trattative e retroscena, il direttore sportivo confessa al Venerdì di Repubblica quale è stata l'operazione più curiosa e riconosce anche di aver commesso qualche errore. Uno su tutti, Gervinho.

"Gervinho? Non lo volevo!" -
"Quando abbiamo iniziato a trattare per portare a Roma l’ivoriano - inizia Sabatini - era appena arrivato Rudi Garcia. Era lui che lo voleva, così sono andato a Londra anche se gli avevo detto che non avrei voluto prenderlo. Non glielo dico io direttamente ma glielo faccio dire da Massara visto che io non parlo francese. Gervinho è l’unica richiesta che mi fa Garcia; sono in imbarazzo ma insisto, non voglio prenderlo. Faccio la trattativa con l’Arsenal e gioco spudoratamente al ribasso, sperando che rispondano di no. Poi vado a cena in un ristorante italiano, si affaccia il cuoco, mi riconosce e mi chiede: non mi dica che è qui per comprare Gervinho? Nemmeno lui era convinto. Però poi Gervinho lo abbiamo preso e ha anche fatto bene, quindi il merito va riconosciuto pubblicamente a Garcia".

Da Pjanic a Nainggolan -
Tanti affari conclusi e qualcuno anche sfumato, calciatori che oggi continuano a fare la fortuna della Roma oppure che hanno già lasciato la Capitale: "Pjanic è stato una corsa contro il tempo - ricorda ancora il ds - lo abbiamo preso nel 2011 a dieci minuti dalla chiusura del mercato ed eravamo a un passo dal perderlo. E’ stata un’operazione avventurosa. Anche Radja Nainggolan, che era del Cagliari, è stata un’altra trattativa complessa. Estenuante ma bellissima, conclusa trovando una soluzione alle quattro e mezza del mattina dopo una telefonata a Cellino e una notte problematica. Rabiot? Una trattativa incredibile. Tutto era quasi concluso, mancava solo l’ultimo accordo con la madre del calciatore che è anche la sua procuratrice. Allora era molto arrabbiata con il PSG, che secondo lei non valorizzava il figlio".

Rabiot, trattativa da film con la madre -
"Avevamo appuntamento a pranzo. Al parking c’era l’altro suo figlio che ci aspetta al termine di una strada sterrata. Un tipo inquietante che viene dalla Legione straniera; comunque, era seduto su una sedia in un parcheggio dove non c’è nessuno. Abbiamo parlato e gli ho detto che avevo già l’accordo con il club. Lei prima di alzarsi ha aggiunto una cosa che nessuno mi ha tradotto. Però io ho capito: chiedo conferma e vado su tutte le furie. Voleva parlare con Garcia. Io mi sono infuriato e me ne sono andato. Mai e poi mai devono accadere queste cose. Se concedi a una madre il tu per tu con l’allenatore in un attimo te la ritrovi nello spogliatoio".