Miha: "Siamo ancora al 50%, ma non condannateci"
Serie AL'allenatore granata a cuore aperto in conferenza stampa: "Si può chiedere a questi ragazzi di andare oltre le attese, ma non bisogna condannarli se non ci riescono". L'obiettivo resta l'Europa: "Ho detto che ci proveremo in questi due anni, ma rimaniamo realisti"
“Siamo rimasti a quel 50% di cui si parlava a inizio stagione, ma non è giusto condannare questa squadra”. È un Mihajlovic chiaro ed eloquente quello che ha parlato in conferenza stampa prima della trasferta di Bologna. Il suo Torino ha bisogno di una scossa, che può arrivare solo dai buoni risultati. In settimana aveva parlato di “problema di testa”, che ora va necessariamente risolto se i granata vogliono puntare all’Europa League.
Critiche ok, ma niente condanne - “Vorrei chiarire alcune cose, prima di presentare la partita. Noi siamo i primi ad essere arrabbiati e dispiaciuti di aver perso un po’ di punti, ma dobbiamo essere onesti e realisti: io per ambizione ho sempre alzato l’asticella, ponendo obiettivi difficili, per stimolare la crescita. E si può chiedere ad un gruppo di andare oltre, ma non si può condannare quel gruppo se non ci riesce: a questa squadra gli abbiamo chiesto qualcosa di ulteriore, non di normale. La squadra può essere criticata se sbaglia approccio, ma non è il caso del Toro. Penso che stiamo facendo un ottimo campionato, e non a casa abbiamo fatto record di punti: una squadra che ha fatto 21 punti in casa, che sarebbe nei primi posti nei primi tempi, e che ha il quarto attacco del campionato”.
Dove migliorare - “E’ vero, potevamo fare meglio fuori casa, ma è anche vero che solo il Napoli ci ha messo sotto. Ed ‘ vero che abbiamo perso 12 punti subendo rimonte, ma fa parte del gioco. La squadra è stata costruita per ambire a zone alte a affrontare tutti a visto aperto, ed è quello che sta facendo. E se non riusciamo a portare avanti certi risultati, dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori: è un fatto, non una scusa. Sono caratteristiche tecniche dei giocatori. Io sono il primo ad esser arrabbiato per la partita contro il Milan, ma anche lì abbiamo dimostrato che possiamo segnare tre gol al Milan. L’obiettivo del Toro adesso è rimanere in zone alte, facendo più punti del girone di ritorno, rispettare la maglia e la tradizione, e divertire il pubblico. Purtroppo però, Juve, Milan, Napoli, Roma, Inter, Lazio e Fiorentina sono più forti ed attrezzate di noi”
Tanti nuovi - “A giugno abbiamo perso Immobile, Glik, Maksimovic, Peres, è arrivato un nuovo allenatore e un altro sistema: quello che si è fatto in questi mesi non è così scontato come sembra. Se analizziamo la squadra negli effettivi, ve ne accorgerete. Abbiamo Hart, che è si un campione ma alla prima stagione in Italia, abbiamo Zappacosta che è arrivato adesso in Nazionale; poi Rossettini, che forse è alla sua migliore stagione, abbiamo recuperato Castan, Barreca è sotto la lente di diversi club ed è diventato un punto fermo; Valdifiori dopo un anno fermo è protagonista qui, Baselli e Benassi stan facendo benissimo, Iago Falque è da un anno anche lui che non gioca e ha fatto tantissimo; Ljajic, poi, anche lui non ha mai avuto continuità prima di qua e arriverà sicuro in doppia cifra. Belotti, infine, è vero che è fortissimo: ma segna perché è messo in condizione, perché noi giochiamo aggressivi, pressando negli ultimi 30 metri, grazie al lavoro della squadra. Iturbe? Non abbiamo preso Messi o Ronaldo: dopo una partita è stato messo in croce. E’ un giocatore che va messo in condizione di essere recuperato, come molti altri che vi ho elencato prima. Questo per dirvi che nulla è scontato, ma noi abbiamo migliorato costruendo da zero, per quello bisogna essere più realisti.”
Europa - “Alzare l’asticella crea troppe aspettative? Io sono il primo a dire dell’Europa, ma ho detto anche che ci proveremo in questi due anni, sperando già di raggiungerlo in questo. Ripeto: questa squadra ha costruito tantissimo, ma dobbiamo essere realisti. Non significa che questa squadra che non potremmo raggiungerlo. Il che non significa che molliamo, anzi. Contro il Sassuolo, persino, c’è stato il vero Toro, anche se non abbiamo segnato. Poi ovvio fa una grande differenza se non la butti dentro. Dal 50% di cui parlavo ad inizio stagione, si è saliti? No, siamo rimasti a quel 50%”.