L’allenatore del Milan Vincenzo Montella presenta la sfida con la Fiorentina: "Non sarà una gara decisiva per l’Europa. Gol nel finale? Si tratta di rimonte lucide". Poi su Berlusconi: "Ho grande rispetto. E poi giochiamo col trequartista…"
Obiettivo Europa - "Io credo che abbiamo la possibilità, le qualità e il dovere di entrare in Europa. Questo deve essere il nostro obiettivo fisso. Abbiamo tutte le carte in regola a prescindere dalla partita di domani. Sono certo che lotteremo fino alla fine. Fiorentina? E' una squadra che ha grandissime conoscenze. Hanno giocatori molto talentuosi e negli ultimi mesi hanno inserito anche giovani come Chiesa, una ragazzo che ha grandissimo entusiasmo e tecnica. Servirà una partita aggressiva da parte nostra”. Messaggio chiaro quello lanciato da Vincenzo Montella alla squadra in conferenza stampa. Obiettivo Europa, dunque, da centrare anche con rimonte come quella contro la Lazio. "Rimonte lucide, perché con il cuore e la volontà non si ottengono risultati. Ci vogliono conoscenze e convinzioni. Abbiamo dei difetti e dobbiamo migliorarli, ma abbiamo anche un’anima che è la base per provare a raggiungere i nostri obiettivi".
Il rapporto con Berlusconi – "Quando giocavo e mi contestavano mi rifugiavo nello slogan 'C'è anche scritto questo nel contratto'. Quindi dico la stessa cosa, quando firmiamo i contratti con gli allenatori c'è scritto anche che ci dobbiamo rapportare con i presidenti. Ho grandissimo rispetto per Berlusconi e lo ringrazierò sempre per la possibilità che mi ha dato. Ovvio che ci possono essere dei confronti e da parte mia sono sempre stati accettati e recepiti con il massimo rispetto. Poi naturalmente si può essere più o meno d'accordo con certi aspetti. Berlusconi mi ha dimostrato che è un grande conoscitore di calcio. Ha sempre nutrito grande riconoscenza per il lavoro che stiamo portando avanti. Trequartista? Noi giochiamo col trequartista. Suso è un trequartista e Bonaventura è un trequartista", ha spiegato Montella. Che poi ha aggiunti: "Berlusconi mi ha spesso fatto i complimenti. Ho avuto sempre riconoscenza, a volte da parte dei presidenti ci possono essere argomentazioni per stimolare i miglioramenti", il commento di Montella. Che poi se la cava con una battuta su quanto accaduto tra De Launretiis e Sarri: "Credo che un allenatore deve accettare tutto e saper filtrare quello che viene detto. La cosa importante è non farsi condizionare, a volte è difficile, ma ci può stare. Fa parte del nostro mestiere. A Coverciano ci insegnavano ad allenare i presidente", sorride l’allenatore del Milan.
Focus sulla Fiorentina – Montella parla così della formazione allenata da Paulo Sousa: "E' una squadra molto coraggiosa e con grandi conoscenze tattiche, giocano in tanti modi diversi. E' una squadra che gioca sempre per vincere e questo mi piace molto. Grandi meriti vanno dati a Paulo. E' una partita difficile per il Milan, ma anche per la Fiorentina. Bernardeschi? Giocatore di grandissimo talento, ma non è il solo. Non sarà comunque una sfida decisiva per l’Europa. Noi al momento siamo dietro alla quota Europa, ma non credo che tutte possano correre così tanto fino alla fine del campionato. Basta poco per rovesciare la classifica. Il campionato è lunghissimo. L’Europa deve essere il nostro obiettivo ma non deve diventare un assillo, serve tranquillità e maturità".
Da Bacca a Sosa – "Sono contento che Bacca abbia mantenuto la promessa di portare la squadra a cena, e sono felice che erano presenti quasi tutti perché di solito quando si decide gli ultimi due giorni sono in tanti che non possono venire. La squadra è molto unita. Sosa? Ci ha letteralmente spinto contro la Lazio, sicuramente deve migliorare molto in fase di non possesso, ma c'è disponibilità e umiltà da parte sua. Infortunati? Probabilmente Calabria riusciremo a recuperarlo, De Sciglio non credo per questa partita ma per la prossima. Romagnoli no e nemmeno Antonelli. Problema del gol? Numericamente sì, ma per quanto creiamo dico di no, ad eccezione dell'ultima partita dove Suso ha fatto un gol da campione. Nelle altre partite abbiamo sempre creato spesso più degli avversari, dobbiamo migliorare in termini di realizzazione e non mi riferisco solo agli attaccanti. Donnarumma? Come potenzialità può vincere il Pallone d’Oro. Locatelli deve stare tranquillo e crescere".